Oggi giornata del donatore. Dal 22 giugno al via il progetto per la raccolta del plasma iperimmune

MANTOVA – Oggi, 14 giugno, è la Giornata mondiale del donatore. E proprio in occasione di questa data (che ricorda la nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni) Regione Lombardia con Area, Avis regionale e tutto il sistema trasfusionale lombardo lanciano il progetto che prenderà il via il prossimo 22 giugno, per analizzare il plasma dei donatori di sangue portatori di anticorpi anti-SARS-CoV-2 e raccogliere il plasma iperimmune.
Il protocollo prevede un ampio coinvolgimento di donatori volontari periodici di plasma, che saranno sottoposti a test sierologici e contestualmente al tampone per verificare la presenza di anticorpi specifici per SARS-CoV-2. Ciò permetterà di effettuare uno studio sulla presenza e sulla durata degli anticorpi su una popolazione vasta e tipicamente asintomatica, con il coinvolgimento di circa 20.000 donatori grazie anche al contributo dell’intero sistema trasfusionale lombardo. Un progetto che somma il proprio valore a quanto già accade, se si considera che un quarto del sangue, e quindi del plasma raccolto in Italia, proviene dalle donazioni lombarde che, grazie al sistema di compensazione nazionale, viene utilizzato anche in altre regioni che abbiano carenze.
“Un lavoro di squadra nella ricerca di una cura contro il Covid-19 – sottolinea il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana  ma anche un invito a donare proprio in occasione della Giornata mondiale del donatore: un gesto tanto semplice quanto di fondamentale importanza. Grazie all’importante contributo di Avis Lombardia e dei suoi donatori, portiamo avanti il progetto della ’banca del plasma’ e lavoriamo per raccogliere quanto più plasma possibile. Una speranza concreta nella lotta contro il Covid-19″.
Regione Lombardia provvederà a eseguire test sierologici a tutti i donatori di plasma che al momento della donazione sceglieranno, su base volontaria, di partecipare al programma spiega l’assessore al welfare Giulio Gallera – con un importante valore anche nel campo della ricerca, perché ci permette di effettuare uno studio specifico sulla presenza degli anticorpi nei donatori che verrà analizzata anche a distanza di sei mesi”.
“L’utilizzo di anticorpi che neutralizzano il virus e ne riducono la carica virale – spiega Rosa Chianese, responsabile Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali – è una strategia che sta dando risultati incoraggianti dal punto di vista della cura. L’obiettivo del progetto è dunque quello di raccogliere e conservare il plasma iperimmune per orientarlo alla produzione farmaceutica di immunoglobuline neutralizzanti specifiche”.
Nel primo mese sarà possibile effettuare 2 donazioni, con un intervallo minimo di 14 giorni, secondo la normativa. Di primaria importanza sarà il ruolo di Avis nel coinvolgere il maggior numero possibile di donatori.
“Proprio in occasione della Giornata mondiale del donatore lanciamo un appello, oggi più che mai attuale – ha detto Oscar Bianchi, presidente di Avis regionale – sul valore e sull’importanza della donazione. Donare il sangue e i suoi emocomponenti può salvare una vita e non solo: possiamo contribuire a concretizzare una cura efficace nella lotta al Covid-19. Siamo dunque al lavoro per coinvolgere tutti i donatori periodici di plasma della Lombardia che grazie alla disponibilità e al costante impegno delle Unità di raccolta associative e delle strutture trasfusionali potranno sottoporsi ai test necessari per rilevare la presenza di anticorpi. Indagini importantissime che ci consentiranno di effettuare valutazioni epidemiologiche accurate, utili a comprendere e determinare la diffusione del virus sul territorio”.