GONZAGA – “Pur condividendo la necessità di tutelare l’ambiente e il territorio, ci siamo astenuti dal voto. Non accettiamo che un tema così rilevante venga trattato con tanta fretta e senza il coinvolgimento delle categorie interessate. Perché non è mai stata convocata una consulta agricola prima d’ora? Perché le associazioni di categoria non sono state coinvolte? E perché discutere un provvedimento così importante con solo 48 ore di preavviso? E soprattutto perché ora e con tale urgenza?” così il gruppo di minoranza Gonzaga in testa commenta la decisione presa in consiglio comunale di dire stop ai nuovi allevamenti.
“Anche un consigliere di maggioranza, imprenditore agricolo, ha espresso forti perplessità sul metodo adottato e si è astenuto dal voto -ha commentato la minoranza – noi vogliamo essere parte attiva delle decisioni per il bene del nostro territorio, ma chiediamo trasparenza e coinvolgimento. Solo così potremo proteggere le nostre eccellenze agricole senza danneggiare chi lavora con sacrificio e passione.
Siamo fermamente convinti che il futuro del nostro comune passi dalla valorizzazione delle tradizioni e da una gestione oculata del territorio, ma servono dialogo, confronto e un’attenta pianificazione”.
“Noi di “Gonzaga in Testa” abbiamo sempre posto al centro la tutela del nostro territorio e delle sue eccellenze, consapevoli che l’espansione incontrollata degli allevamenti potrebbe favorire, in futuro, l’ingresso di grandi gruppi alimentari internazionali. Questo rischierebbe di compromettere la nostra tradizione agricola e le aziende locali, già messe a dura prova dal mancato ricambio generazionale e dall’età media sempre più alta degli imprenditori – proseguono – già durante l’incontro dell’8 ottobre con l’epidemiologo Paolo Ricci, organizzato da noi, erano emersi dati preoccupanti sull’impatto ambientale degli allevamenti a scopo industriale. I dati presentati confermano le nostre preoccupazioni, ma non capiamo perchè non siano state prese in considerazione allora. La nostra posizione quindi? Astensione per mancanza di dialogo” – concludono.