Provincia: “la documentazione di Progest è incompleta”. La Via non sarà a gennaio. Timori dei sindacati

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MANTOVA La documentazione che Progest ha inviato alla Provincia è incompleta. E’ quanto emerso nelle ultime ore dopo una prima valutazione, da parte degli uffici di Palazzo di Bagno di quanto inviato dall’azienda nella tarda serata del 12 novembre a corredo del nuovo progetto per la cartiera di viale Poggio Reale, per la quale non si prevede più la costruzione dell’inceneritore ma si chiede comunque il raddoppio della produzione di carta.
“Da una preliminare valutazione della documentazione trasmessa, le nuove istanze depositate risultano incomplete. Pertanto si anticipa fin da ora che sarà trasmessa una richiesta di completamento documentale delle stesse nei termini di legge previsti, una volta raccolte le richieste dei singoli enti competenti”. Questo è’ quanto comunicato oggi dalla Provincia di Mantova a Cartiere Villa Lagarina (Gruppo Progest).
Gia’ ieri e’ iniziata la verifica della completezza della documentazione inviata dall’azienda in risposta al preavviso di diniego della Conferenza di Servizi. Decine di file, pubblicati sul portale SILVIA di Regione Lombardia in cui l’azienda spiega le modifiche in riduzione che intende apportare al progetto per far partire l’impianto Progest di Mantova.
Da una prima analisi, però, sarebbe emerse appunto che le relazioni spedite via Pec non sarebbero complete.
E’ presumibile quindi che tutti gli enti interessati al procedimento e partecipanti alla Conferenza di servizi chiederanno integrazioni per arrivare ad avere una documentazione completa su cui poi esprimersi. Il termine per tali richieste è di 30 giorni.
Cartiere Villa Lagarina avrà poi altrettanto tempo per integrare la documentazione mancante o incompleta (30 giorni è il periodo massimo, ma l’azienda potrebbe depositare i materiali anche in minore tempo)”.
Alla luce di questi nuovi sviluppi “la possibilità che la decisione della Conferenza di Servizi sulla Via alla Cartiera Pro-Gest Mantova arrivi entro gennaio non risulterebbe più possibile – spiegano dalla Provincia- e questo non per inottemperanze o negligenze degli enti”.
Una dichiarazione quest’ultima che ha raggelato i sindacati. Proprio ieri sera infatti Cgil, Cisl e Uil, con i loro tre segretari generali territoriali Daniele Soffiati, Dino Perboni e Paolo Soncini, hanno incontrato l’amministratore delegato della cartiera Francesco Zago per discutere del rinnovo dei 21 contratti a tempo determinato in scadenza. Un vertice durante il quale è stato deciso il rinnovo al 31 gennaio 2020, con la speranza che per quella data l’iter per il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale fosse completato e la cartiera, dove la produzione è ferma dallo scorso aprile, potesse tornare in attività.
Proprio questa mattina in cartiera si è tenuta anche l’assemblea dei sindacati con i lavoratori. Presenti i tre segretari generali e, per la Cgil, la segretaria di categoria SLC Alessandra Grossi. Per i 21 dipendenti il cui contratto dovrebbe essere rinnovato al 31 gennaio, l’accordo è di una riduzione dell’orario e quindi dello stipendio del 50%. Di certo non la migliore delle ipotesi ma tutti i lavoratori hanno dichiarato di accettarla nella speranza che questa sia solo il primo passo verso un contratto più definitivo una volta che lo stabilimento dovesse tornare in attività.
Riduzioni di orario interesseranno con modalità diverse anche i lavoratori a tempo indeterminato e quelli con contratti a tempo determinato ma con scadenze più lontane.