MANTOVA – Ci sono anche due progetti mantovani tra i 24 selezionati da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando Welfare generativo per il quale sono stati messi a disposizione 3 milioni di euro. Si tratta di “Puzzle: il tassello dell’inclusione“, che ha come capofila il Comune di Mantova e coinvolge numerose associazioni di volontariato e che ha ricevuto un contributo pari a 142mila euro, e di “Teatro è inclusione: in luce, leggermente fuori fuoco” di Cooperativa Zero Beat e Cooperativa Sociale Simpatria che ha ricevuto un contributo di 140mila euro.
“Puzzle: il tassello dell’inclusione” propone un modello innovativo di inclusione sociale e contrasto alla povertà attraverso la creazione di un hub sociale nei quartieri Borgochiesanuova e Due Pini, destinato a diventare un centro generativo di relazioni e supporto. Grazie al coinvolgimento di nuovi nuclei familiari attratti dal progetto abitativo Abitare Borgochiesanuova, finanziato dal PNRR, l’hub offrirà servizi informativi, formativi e ricreativi per facilitare l’integrazione dei residenti. Le attività includono percorsi di supporto personalizzato, eventi di sensibilizzazione e la creazione di un luogo di incontro e scambio. L’obiettivo principale è rafforzare le reti sociali e prevenire fenomeni di isolamento, rispondendo ai bisogni emergenti con un approccio collaborativo e sostenibile.
Usando il teatro come strumento di inclusione, il progetto “In luce, leggermente fuori fuoco” si propone di coinvolgere persone con disabilità e in condizioni di fragilità economica o sociale in un percorso creativo e formativo. “Teatro è inclusione” combina laboratori teatrali, rappresentazioni e momenti di condivisione per abbattere le barriere tra i partecipanti e il resto della comunità. Ogni attività è pensata per valorizzare le capacità individuali, stimolare la partecipazione attiva e creare un senso di appartenenza. Il progetto intende anche sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dell’inclusione e della diversità, attraverso spettacoli ed eventi aperti alla cittadinanza. Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte possa diventare un mezzo potente per promuovere il dialogo e la solidarietà, trasformando i limiti in opportunità di crescita.
Grazie ai 24 progetti finanziati, si prevede di rigenerare o riqualificare 170 servizi, prodotti, spazi dei quali potranno beneficare direttamente quasi 5mila persone. Circa 300 troveranno, inoltre, un’occupazione grazie a percorsi di accompagnamento al lavoro studiati ad hoc. A rendere possibile questi risultati sarà la partecipazione di oltre 600 enti (composti per il 30% da aziende), mentre complessivamente le attività raggiungeranno oltre 20mila cittadini.
“Il nostro obiettivo è superare le logiche tradizionali dell’assistenzialismo per promuovere un welfare in grado di valorizzare le risorse locali e costruire risposte concrete alle sfide di oggi”, spiega Bruno Giordano, presidente di Fondazione Cariverona. “Attraverso questo bando vogliamo dimostrare che le comunità possono essere protagoniste del cambiamento. Lavorando insieme è possibile costruire una società capace di prendersi cura in modo nuovo delle fasce più fragili della popolazione”.