Quasi 250 persone per la serata in ricordo del dottor Giuseppe De Donno

CURTATONE – Circa 250 persone hanno raggiunto ieri sera Corte Spagnola per la serata “Emozioni a Corte” in ricordo del dottor Giuseppe De Donno, l’indimenticato primario pneumologo dell’ospedale Carlo Poma, assoluto protagonista della lotta al Covid scomparso due anni fa.
Tante le testimonianze di amici, colleghi e parenti che hanno ricordato De Donno sia da un punto di vista umano che professionale. Tra loro anche il sindaco di Curtatone Carlo Bottani che con Roberto Mari e Marcella Deantoni ha preso parte alla serata portando il proprio personale ricordo.

“Una serata ricca di emozioni per ricordare Giuseppe De Donno a due anni esatti dalla sua mancanza fisica su questa terra. Si, perché in realtà la presenza di Giuseppe si sente eccome! Solo lui poteva riunire più di 200 persone tra pubblico e artisti – commenta Roberto Mari, storico amico del dott. De Donno. “La parte più toccante della serata, possiamo dirlo con certezza – prosegue Mari – è data dalle testimonianze di amici di infanzia, amici stretti e collaboratori”.
Una serata impegnativa, ricca di ospiti e contenuti, una serata ricca di ricordi che la musica dal vivo ha reso ancora più suggestiva.

A promuovere la serata, insieme al Comune, è stata l’Associazione Boom la cui presidente Marcella Deantoni si è impegnata in prima persona per organizzarla insieme agli amici di sempre di De Donno, in particolare Roberto Mari, Alessandro Martini, Luca Rollo e il sindaco di Curtatone nonchè presidente della Provincia Carlo Bottani.

“A due anni dalla scomparsa del nostro grande Giuseppe – commenta Marcella Deatoni – ci sembrava doveroso ricordarlo tutto assieme. Mi è sempre stato difficile associare la parola morte ad un medico, un uomo, un amico che invece ha sempre fatto della vita e della sua incolumità il suo unico e solo faro. Un uomo che con il suo illuminante esempio ci ha invitato a guardare oltre la tempesta e che, sacrificando se stesso, ha combattuto con spirito di abnegazione rincorrendo i più nobili principi della sua professione”.

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