“Un calcio al Covid”: coinvolto un 53enne mantovano in una truffa sui contributi statali

MANTOVA – La Procura di La Spezia ha concluso l’inchiesta “Un calcio al Covid”, che ha portato alla luce un vasto sistema di false collaborazioni nel settore sportivo per ottenere indebitamente fondi statali destinati ai collaboratori sportivi durante la pandemia. Sei persone sono indagate per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e sostituzione di persona aggravata e continuata. Tra gli indagati figura anche un 53enne originario di Mantova, identificato come C.V.

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza sotto la guida del maggiore Andrea Alessandro Annò, hanno rivelato che gli indagati avrebbero presentato 88 domande di contributo a “Sport e Salute”, ente statale sotto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, utilizzando i dati di atleti e tecnici tesserati all’insaputa degli stessi. Le somme erogate, per un totale di 349.900 euro, venivano poi accreditate su conti correnti nella disponibilità degli indagati.

La suddivisione delle somme contestate è la seguente: 92.600 euro per 30 false collaborazioni con l’Asd Fga Soccer, dove all’epoca dei fatti una persona figurava come CEO; 31.500 euro per 5 false collaborazioni con l’Ads Spezia Nuoto (la società spezzina è estranea alle accuse mosse dalla Procura); 77.000 euro per 14 false collaborazioni con l’Atletica Milano Ssd; 52.300 euro per 13 false collaborazioni con la Football Milan Ladies; 96.450 euro per 26 false collaborazioni con l’Atletico Milano Dragons.

Le indagini hanno avuto origine da un attento lavoro di intelligence sulle istanze presentate per i contributi destinati ai collaboratori sportivi durante la pandemia. Questo caso mette in luce come, in un momento di crisi sanitaria ed economica, alcuni individui abbiano tentato di sfruttare il sistema di aiuti pubblici a proprio vantaggio, a discapito di chi realmente necessitava di supporto