Vandalismi sui bus: 1660 casi in un anno e conto da 111mila euro. Apam avvia progetto educativo nelle scuole

MANTOVA – Vandalismo in crescita e fortemente concentrato sugli autobus extraurbani e in presenza di studenti (il 95% dei danneggiamenti avviene nel periodo delle corse scolastiche): se da un lato occorre prendere gli opportuni provvedimenti, anche a livello penale nei casi più gravi, bisogna tuttavia sensibilizzare i giovani affinché si sviluppi sempre più una cultura del rispetto del mezzo pubblico, che è un bene di tutti.

Questo lo scopo dell’iniziativa che Apam ha deciso di sviluppare con Teatro Magro, nelle scuole mantovane. Il progetto educativo si intitola: “Se vuoi lasciare il segno, non è questo il modo” ed è stato presentato questa mattina nell’Aula Magna dell’ITIS “Fermi”, alla presenza della dirigente scolastica Marianna Pavesi, dell’assessore all’Istruzione del Comune di Mantova Serena Pedrazzoli, all’assessore ai Trasporti della Provincia Enrico Lungarotti e dei vertici di Apam, rappresentati dal presidente Medardo Zanetti e dall’ad Claudio Garatti. In rappresentanza delle forze dell’ordine, c’era l’Ispettore Capo della Questura Martina Colletti.

La volontà è quella di sviluppare profonde riflessioni tra i giovani: quotidianamente si assiste ad episodi di vandalismo come sedili squarciati, lanci di sassi, pensiline distrutte, graffiti di vario genere. Atti che comportano un costo a carico della collettività, pari ad oltre 111mila euro, se guardiamo i dati del 2024.

“Gli atti vandalici più comuni – spiega l’amministratore delegato di Apam Claudio Garatti – sono i danneggiamenti dei sedili, i chewing-gum attaccati sotto le sedute, il furto di martelletti antincendio. Nel 2024 sono stati 1.660 i casi di vandalismo, che hanno comportato 3.520 ore di lavoro per il ripristino, per un totale di 111.484 euro spesi nel 2024. Un trend in crescita negli ultimi 4-5 anni. Prima del periodo Covid i danni per i vandalismi si aggiravano attorno agli 80mila euro l’anno di media. Sono circa 700 invece le denunce presentate, che riguardano gli episodi di una certa gravità”.

“Puntiamo sul dialogo con i ragazzi e sull’approccio educativo sul tema del vandalismo – spiega il presidente di Apam Medardo Zanetti -, perché vogliamo far capire agli studenti quanto anche le risorse utilizzate per rimettere a posto gli autobus danneggiati possano incidere sul servizio. Voi ragazzi meritate un servizio sempre migliore, ma vi chiediamo il massimo rispetto dei mezzi. Oltre agli appuntamenti con Teatro Magro, terremo anche un Open Day il prossimo 16 maggio, presso la sede dell’azienda per far capire l’opera quotidiana di centinaia di persone”.

I mezzi di Apam sono dotati di telecamere e la collaborazione con le forze dell’ordine è massima per risalire agli autori dei vandalismi. “Quello che a qualcuno sembra un divertimento – avverte l’Ispettore Capo della Polizia Martina Colletti – è un reato, che può sfociare nel penale nei casi più gravi e crearvi problemi importanti nel vostro futuro. Bisogna ricordarsi che esistono dei diritti, ma anche dei doveri”. Colletti chiede la collaborazione dei ragazzi: “Importante dare l’esempio, ma anche segnalare, se vedete che qualcuno si comporta male. Per questo è possibile rivolgersi a noi con l’app YouPol, che può garantire il completo anonimato”.

“Il bus è un ambiente dove si può e si deve stare bene – ha sottolineato Serena Pedrazzoli, assessore all’Istruzione del Comune di Mantova -, così come lo è la scuola. Dunque bisogna rispettarlo per mantenerlo sempre accogliente per voi e per gli altri”. Un concetto ribadito anche dall’assessore provinciale Lungarotti.

Il progetto coinvolgerà 900 studenti di diverse scuole mantovane delle terze della Secondaria di Primo Grado e del primo biennio della Secondaria di Secondo Grado. Per intenderci le vecchie terza media e prima e seconda superiore. Oltre al Fermi, infatti, questa iniziativa toccherà nelle prossime settimane il Gonzaga di Castiglione, il Pitentino, lo Strozzi, il Greggiati e gli Istituti Comprensivi di Canneto sull’Oglio e di Curtatone.

Ma in cosa consiste questa iniziativa, nello specifico? L’ha spiegato Fabio Dorini di Teatro Magro. Sostanzialmente si tratta di una performance teatrale che avviene a bordo di un autobus apposito, parcheggiato fuori dalla scuola. “Il titolo dell’iniziativa è eloquente: tutti hanno il bisogno atavico di esprimersi, così come i nostri antenati lasciavano i graffiti nelle caverne. E’ qualcosa di primordiale. Per questo abbiamo deciso di trattare il tema da un altro punto di vista: non il ‘voi’, non ci interessa fare la solita reprimenda per dire cosa non si deve fare, ma il ‘noi’ per chiederci insieme perché lo facciamo o l’abbiamo fatto. E su questo vogliamo spingere i ragazzi alla riflessione”.

La performance, sotto forma di dialogo, vede un botta e risposta incalzante e mai banale, tra un passeggero intento a imbrattare un pullman e una psicologa, che cerca di farlo ragionare. Tanti gli spunti di riflessione per i ragazzi, che nell’ambito del progetto svolgeranno un’attività di elaborazione creativa. Ogni classe sarà chiamata a riflettere e sviluppare un progetto originale sul tema del vandalismo, proponendo idee innovative e sensibilizzanti. I migliori elaborati saranno presentati al già citato Open Day a maggio. Durante l’evento, una giuria premierà il miglior progetto, assegnando alla classe vincitrice una gita premio al Parco Sigurtà.

Un altro progetto che sarà sviluppato in futuro da Apam: un autobus da decorare. Il senso dell’arte come ragionamento collettivo.