39enne di Porto truffato per 4mila euro dal finto e-commerce: due denunciati

PORTO MANTOVANO – I Carabinieri della Stazione di Porto Mantovano, a conclusione di un’intensa e articolata attività investigativa, hanno denunciato due uomini italiani, un 53enne ed un 54enne entrambi della provincia di Pordenone, pregiudicati con specifici precedenti in materia di crimini telematici, accusati di aver ideato e realizzato una sofisticata truffa ai danni di un cittadino residente a Porto Mantovano. L’indagine, che si è avvalsa di particolari approfondimenti bancari, ha permesso di smascherare un inganno ben congegnato e messo in atto attraverso un sito internet, che simulava la vendita di prodotti destinati ai camperisti.

I due truffatori, operando in concorso tra loro, avevano creato un portale online dal volto apparentemente professionale e affidabile, progettato per attirare gli acquirenti interessati all’acquisto di articoli per il campeggio e la vita all’aria aperta. Il sito web era stato concepito per sembrare una piattaforma sicura e ben strutturata, con foto attraenti e descrizioni dettagliate dei prodotti, tanto da indurre i consumatori a fidarsi e ad effettuare acquisti senza sospetti. Gli autori del raggiro sono riusciti così a eludere i controlli ed a fare leva sulla buona fede dell’utente che, spinto da un’offerta apparentemente vantaggiosa, ha abboccato alla trappola.

Tra le vittime della truffa vi è un 39enne di Porto Mantovano, che ha effettuato un acquisto per un valore di circa 4mila euro, con l’intenzione di dotarsi di materiale per il campeggio, sicuro di concludere un affare. Dopo aver effettuato il pagamento online, però, il malcapitato non ha mai ricevuto il prodotto acquistato. Le sue numerose richieste di aggiornamenti e di chiarimenti sono rimaste senza risposta, ed ogni tentativo di comunicazione con i venditori si è rivelato vano.

È a questo punto che l’uomo, insospettito dalla totale assenza di riscontro, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri che, sin da subito, hanno preso in carico la denuncia e avviato le opportune indagini. Il lavoro dei Carabinieri di Porto Mantovano è stato fondamentale per il buon esito dell’inchiesta: grazie agli strumenti di analisi informatica e di tracciamento delle transazioni bancarie, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda ed a risalire all’identità degli autori del reato. Le indagini, condotte con grande impegno, hanno portato all’identificazione dei due responsabili e alla denuncia nei loro confronti per i reati di truffa aggravata.

Le indagini hanno confermato che il denaro veniva intascato senza che alcun prodotto venisse mai consegnato.

Il contrasto a fenomeni come quello delle truffe telematiche è una delle priorità dell’Arma dei Carabinieri nel fronteggiare, in modo efficace, le nuove forme di criminalità legate al mondo digitale. La lotta alle frodi informatiche è un compito complesso, che richiede un continuo aggiornamento delle tecniche investigative, ma l’Arma è pronta a rispondere con determinazione ed a garantire la protezione dei cittadini.

Questo episodio dimostra, ancora una volta, come la sicurezza online sia una questione di primaria importanza per le forze dell’ordine. Le truffe telematiche, infatti, sono un fenomeno in continua espansione, che coinvolge ogni giorno migliaia di persone in tutta Italia e nel mondo. La crescente diffusione di acquisti online, combinata con l’evoluzione delle tecniche utilizzate dai truffatori, rende essenziale un monitoraggio costante e una cooperazione attiva tra le autorità competenti e la cittadinanza.

In questo contesto, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova invita i cittadini a prestare particolare attenzione quando si effettuano acquisti online. È fondamentale, infatti, verificare sempre la provenienza e l’affidabilità dei siti web su cui si effettua una transazione, soprattutto quando si tratta di acquisti di valore consistente o su piattaforme poco conosciute. In caso di dubbi è sempre meglio fare delle ricerche su recensioni, opinioni di altri utenti e, se necessario, chiedere consiglio alle forze dell’ordine.