MATOVA – Spaccio, immigrazione clandestina, episodi di microcriminalità e degrado urbano: mega operazione ieri mattina a Formigosa e Ponte Rosso condotta dalla Polizia di Stato in in collaborazione con la Polizia locale e il Reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia.
Formigosa
Le attività di controllo effettuate a Formigosa anno permesso di identificare 56 soggetti individuati all’interno delle palazzine Aler di via Vivanti. Nei confronti di uno di essi, non in regola con le normative sul soggiorno in Italia, il questore Paolo Sartori ha disposto l’allontanamento immediato dal territorio.
Ponte Rosso
A Ponte Rosso, tra via Bottoni e Strada Gambarara, è stata effettuata una minuziosa ispezione all’interno di uno stabile solitamente utilizzato quale rifugio occasionale da parte di extracomunitari irregolari, implicati nel traffico di stupefacenti nonché, in passato, responsabili di violente risse a regolamento di conti sorti sempre negli ambienti dello spaccio di droga. L’ispezione ha consentito di riscontrare evidenti elementi che stanno a comprovare una sistematica occupazione abusiva dei locali, peraltro ridotti in pessimo stato dagli occupanti, con sporcizia dappertutto ed oggetti danneggiati, da parte di soggetti che, per l’appunto, non ne hanno alcun titolo. Per questi motivi il Questore ha intimato quindi formalmente la proprietà dello stabile, una SRL bresciana in fase di liquidazione in concordato, di adottare tutte quelle iniziative e quegli strumenti di dissuasione e difesa passiva finalizzati ad impedire l’utilizzo abusivo dello stabile da parte, per l’appunto, di soggetti che vi trovano rifugio al fine di predisporre e porre in atto azioni illecite
“L’occupazione abusiva di immobili ed il loro utilizzo quale rifugio per clandestini e per altri soggetti implicati in attività illegali riveste, in generale, l’aspetto di un fenomeno deviante assai preoccupante – ha sottolineato Sartori –. Nel nostro territorio provinciale, tuttavia, esso rappresenta, per fortuna, un aspetto assai marginale. E ciò grazie alla costante attenzione che le Forze dell’Ordine mantengono su di esso, intervenendo tempestivamente ogniqualvolta se ne presenti la necessità, talvolta opportunamente segnalata dai cittadini in quel contesto assolutamente positivo di “sicurezza partecipata”, assai preziosa ed efficace per mantenere elevato il controllo del territorio e la conseguente percezione di sicurezza da parte della cittadinanza.