Corneliani, Potere al Popolo: “Ora controllo operaio sulla produzione”

MANTOVA – Dal gruppo di Potere al Popolo arrivano i complimenti per i lavoratori della Corneliani, che per più di un mese hanno lottato, per mantenere viva la speranza di mantenere un posto di lavoro

“Quaranta giorni di lotta davanti ai cancelli della storica azienda mantovana hanno portato ad un primo importante risultato: l’ingresso dello Stato nel capitale sociale con 10 milioni di euro ha sbloccato una situazione di stallo e ha aperto la strada alla ripresa dell’attività produttiva. Un risultato ottenuto grazie alla mobilitazione delle lavoratrici che in queste roventi settimane hanno messo in campo ogni sorta di iniziativa per mantenere alta l’attenzione politico-mediatica sulla vertenza. Come Potere al Popolo abbiamo costantemente partecipato e messo a disposizione la nostra solidarietà e sostegno, ben consapevoli dell’importanza fondamentale di questa battaglia. Eravamo presenti anche ieri pomeriggio durante la visita del segretario generale dellla CGIL Maurizio Landini con uno striscione con un messaggio chiaro: “per il lavoro una soluzione: controllo operaio sulla produzione“.

Davanti a quei cancelli abbiamo incontrato operaie, impiegate, addette alle vendite etc. che grazie al proprio lavoro, alle proprie competenze e ai propri sacrifici hanno garantito che Corneliani diventasse un brand conosciuto in tutto il mondo; un patrimonio che la proprietà, gli azionisti e i manager hanno dilapidato mettendo a rischio sia la produzione che il futuro di centinaia di famiglie.

Ancora una volta è stato smascherato il mito del “libero mercato”, del liberismo, dell’ “efficienza del privato” e altre favole che da trent’anni rappresentano il pensiero unico nel nostro Paese e che, nonostante i disastri causati, siamo ancora costretti ad ascoltare in TV da personaggi come Mario Monti.

Proprio per questo ora più che mai è necessario non abbassare la guardia e non lasciare le cose a metà: vogliamo innanzitutto che l’ingresso dei fondi statali nella società garantiscano il controllo operaio sulla produzione, sul piano industriale e sul rilancio dell’azienda. Vogliamo che i fondi che il MISE ha stanziato (soldi che provengono dalle tasse dei lavoratori, come ben ricordato dal segretario Filctem CGIL Mantova Michele Orezzi) non si trasformino in una socializzazione delle perdite della Corneliani (mentre i profitti restano privati), ma al contrario rappresentino l’inizio di un nuovo corso per la società, dove si rimettano profondamente in discussione gli errori manageriali che hanno portato alla crisi. È ora che lo Stato, in tutte le sue articolazioni, torni a mettere in campo una seria politica industriale partendo dal mantenimento dei livelli occupazionali e dalla salvaguardia delle produzioni nazionali”.

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