QUINGENTOLE – Lo scorso sabato 7 giugno presso il Palazzo Vescovile di Quingentole è stato presentato il progetto dal titolo: “Quingentole in storia e terracotta”.
Si tratta di un percorso realizzato attraverso lo studio storico e l’interpretazione plastica, costituito di 16 formelle in terracotta che riportano gli eventi storici fondamentali che hanno coinvolto l’intero territorio del comune di Quingentole.
L’autore è lo scultore Natale Calesella che, su indicazioni storiche fornite dall’archeologo Alberto Manicardi, ha ricostruito e interpretato con elegante cifra stilistica ogni momento significativo.A presentare il progetto è stata l’ideatrice Annalisa Marini, seguita per i saluti istituzionali dal sindaco Luca Perlari e l’assessore alla Cultura Luca Visentini che hanno sottolineato il valore del generoso gesto di donazione alla comunità dello scultore.
L’archeologo Alberto Manicardi ha spiegato che il percorso è stato condiviso con l’amministrazione comunale, e da esperto storico, ha indicato i 16 episodi storicamente verificabili. Ha esplicitato i momenti storici fondamentali dai primi insediamenti risalenti al IV secolo a. c., alla colonizzazione romana, fino al medioevo tra cui le prime chiese come l’oratorio di San Lorenzo. Altri aspetti, ha continuato Manicardi, narrano l’origine del cristianesimo, i fasti dei Gonzaga e la Guerra di Successione polacca, e ancora Il Risorgimento con Albertini e Bastasini per giungere ai giorni nostri ricordando anche il grande maestro Lanfranco e la “Pazza Piazza di Quingentole”.
L’intervento del critico d’Arte Vittorio Spampinato ha messo in risalto le doti artistiche dello scultore, affermando che Calesella ci riporta a figurazioni comprese tra il classico e il moderno. Questi non tralascia nulla, ha affermato, ma amplifica l’apparato scenografico ammantato di azione e vitalità, di luce e di calore a significare che a prescindere dal dolore o dalla gioia che evoca la scena, ogni rappresentazione di attività è espressione di vissuto e, in arte, messaggio di Cultura ed elemento di Sapienza.
L’antropologo e psicoterapeuta Alessandro Norsa, attraverso la sua espressione poetica, ha evidenziato la similitudine: “come dalla generosa terra padana germoglia il biondo grano così le esperte mani di Natale Calesella partoriscono meravigliose opere argillose”. Il folto pubblico presente ha potuto ammirare le sculture donate, visitabili nei weekend, che con una successiva cerimonia verranno installate in un palazzo in fase di restauro di proprietà comunale.
Natale Calesella è uno scultore che nasce e opera nella fertile terra del Polesine. Formatosi in un percorso scolastico di tutto valore: ha frequentato la scuola d’arte di Castelmassa, il liceo artistico di Bologna e nel 1971 si è laureato in architettura a Venezia. Ha effettuato l’attività di docente all’Istituto d’Arte di Mantova e a Castelmassa. Contestualmente ha esercitato la professione di architetto, libero professionista, fino al 2011. Dall’anno successivo si è dedicato a tempo pieno alla scultura utilizzando l’argilla, modellando ritratti a tutto tondo, bassorilievi, altorilievi e sculture scenografiche. Dallo studio approfondito e dal costante impegno quotidiano, nascono le sue opere che narrano situazioni e avvenimenti, traggono origine dalla storia locale, dal sociale, da contesti sacri e profani. Molti sono i luoghi in cui campeggiano le sue opere: chiese, cappelle, basiliche, istituzioni pubbliche e private. I suoi allestimenti tracciano musei diffusi che si collocano perfettamente in un cammino il cui territorio ha peculiari caratteristiche naturali lungo i corsi d’acqua come il Polesine, il Mantovano e il Veronese. Il costante impegno di Natale Calesella nella produzione di opere scultoree è particolarmente apprezzato, e quando l’esposizione della sua arte si traduce in donazione ad enti pubblici e strutture religiose, l’atto diventa un dono alla comunità del territorio che ne conserva la memoria.
La mostra, allestita nella Sala Grande di Palazzo Vescovile in piazza Italia sarà visitabile sabato domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 con ingresso gratuito.
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