GONZAGA – Fratelli d’Italia del Basso Mantovano, per voce del coordinatore Leonardo Minelli, ha espresso forte disappunto e preoccupazione in merito alle recenti decisioni della giunta comunale di Gonzaga riguardanti il nuovo regolamento che impone significative limitazioni agli insediamenti zootecnici.
Il partito critica aspramente l’approccio dell’amministrazione, che ha formulato il regolamento – prossimo al passaggio in Giunta e poi in Consiglio comunale – senza un adeguato confronto con le categorie produttive. Secondo Minelli, questa scelta ignora completamente le istanze degli agricoltori e degli allevatori, figure centrali per l’economia locale. Le decisioni attuali sono percepite come “miopi e ideologiche”, tendenti a demonizzare gli operatori del settore primario e a imporre loro non solo l’impossibilità di espansione, ma anche un incomprensibile aggravio burocratico.
Fratelli d’Italia sottolinea una palese contraddizione: negli ultimi dieci anni, la stessa giunta ha autorizzato oltre 20 tra nuovi insediamenti e ampliamenti zootecnici. L’attuale inversione di rotta con misure così restrittive rischia di compromettere la competitività delle aziende agricole, colpendo in particolare i medi e piccoli imprenditori. Viene evidenziato come il limite di 300 bovine in lattazione per allevamento, previsto dal nuovo regolamento, pur sembrando elevato, sia in realtà coerente con le moderne necessità di scala aziendale e con le tecnologie disponibili per la gestione degli impatti ambientali.
La critica si estende al contesto più ampio: mentre a ridosso del comune sta per sorgere un impianto di biometano consortile e sono in corso importanti interlocuzioni con la Commissione Europea per l’equiparazione del digestato – promosse dall’Assessore regionale Alessandro Beduschi in un’ottica di vera economia circolare – la giunta di Gonzaga viene accusata di condurre “battaglie di retroguardia”.
Il partito avverte che, in un settore in continua concentrazione, queste scelte rischiano di soffocare le realtà produttive locali, favorendo solo i grandi gruppi che hanno maggiori risorse per delocalizzare, e mettendo a repentaglio il futuro delle imprese familiari che operano sul territorio da generazioni.
Per queste ragioni, Fratelli d’Italia chiede un immediato ripensamento delle politiche adottate e l’apertura di un tavolo di confronto autentico e approfondito con tutti gli stakeholder. Si auspica un dialogo ben più efficace dell’attuale consulta agricola, considerata priva di reale utilità pratica, al fine di trovare soluzioni equilibrate che concilino la tutela ambientale con il necessario sostegno alla produttività agricola e zootecnica.