De Donno riceve il premio per la pace S.Paolo VI. Poi si commuove alla notizia dell’ok della Fda alla plasmaterapia

Pace, amore e unità. Sono i messaggi lanciati in occasione del V Premio internazionale per la Pace S. Paolo VI Papa che si è svolto sabato sulla cima del Monte Scalambra a ridosso del Santuario della Regina della Pace, in provincia di Frosinone.
E quest’anno il prestigioso riconoscimento, che nelle precedenti edizioni era stato assegnato a personaggi quali Antonino Zichichi e Antonio Tajani, è andato al primario mantovano della Struttura Complessa di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova Giuseppe De Donno.
E’ lui stesso a commentare con un post le emozioni vissute durante la cerimonia in cui gli è stato conferito il premio.
“È stato un pomeriggio intenso. Ricevere il Premio Internazionale della Pace “Papa Paolo VI”, per un cattolico, è un vero regalo” scrive De Donno che poi aggiunge la motivazione del riconoscimento “Abbiamo pensato a Lei, per il premio di quest’anno, che con i suoi messaggi ha ridato fiducia e pace al cuore di milioni di italiani e di altre persone in molte nazioni del mondo. Vorremmo così ringraziarLa ed affidare anche il suo alto esempio di oblativita’ alla Regina della Pace perché possa produrre tanti frutti di bene anche in futuro”.

E anche quella di oggi è stata una giornata importante per De Donno, questa volta per un riconoscimento indiretto ma senz’altro significativo. Negli Stati Uniti La Food and drug administration (Fda) ieri ha autorizzato la terapia anti-Covid a base di plasma, donato da pazienti che hanno superato l’infezione. Il presidente Donald Trump ha convocato subito una conferenza stampa per commentare l’annuncio: “E’ una svolta nella lotta alla pandemia”. ha detto Trump.
Il primario del Poma ha commentato così la notizia: “Ho lottato, molto spesso solo, all’inizio. Quando avevo capito che il plasma del paziente convalescente funzionava. Sono stato, a tratti, bistrattato. Ho chiesto, con i miei compagni di viaggio, Dottor Franchini e Dottoressa Glingani,,la banca del plasma. Il Veneto l’ha fatta. Ho assistito a scienziati che gioivano per ogni fallimento di questa metodica. Oggi, per me, è una bellissima giornata. Forse, solo l’inizio… Ho le lacrime agli occhi…”