MANTOVA – Il canale Osone che ha raggiunto livelli mai visti prima e ha mandato sott’acqua tutta la parte bassa di Castellucchio, il Senga a Buscoldo che è straripato già nelle prime ore della mattinata (vedi: Allarme acqua alta: a Castellucchio e a Buscoldo strade e cortili già allagati) allagando tutta la frazione di Ronchi con l’acqua che ha invaso strade, cortili, cantine e scantinati.
L’acqua è arrivata a un’altezza tale da passare sopra a un manufatto che devia le acque di piena al punto che si è iniziato a temere anche per una parte dell’abitato di Buscoldo, in particolare via Pari, dove già nel 2010 l’acqua era arrivata allagando le parti più basse delle case.
L’assessore alla Protezione Civile di Curtatone Luigi Gelati, insieme a Primo Fusari della Protezione Civile Torre d’Ogli, ha tenuto monitorata la situazione fin dalle prime ore della mattinata confrontandosi con il Direttore del Consorzio di Bonifica Territori del Mincio Massimo Galli.
Verso mezzogiorno, quando si è temuto il peggio anche per una parte di Buscoldo, sono state avvisate una decina di famiglie che risiedono in via Pari invitandole a svuotare garage, scantinati e cantine da qualsiasi cosa potesse deteriorarsi con un eventuale allagamento.
Il peggio poi è stato evitato grazie alla rottura naturale di un arginello sulla strada Colombina che collega la provinciale per Buscoldo alla Sabbionetana. Qui incrociano i canali Corbolo e Ledolo e la rottura dell’arginello ha fatto uscire una grande quantità di acqua che si è riversata nelle campagne. A quel punto il livello dei canali della zona è leggermente sceso e l’allarme è rientrato.
L’impianto di Borgoforte del Consorzio di Bonifica ha continuato a pompare ininterrottamente “ma – come spiegato dal direttore Galli – quando scendono in media 150 millimetri di pioggia in pochi giorni diventa difficile evitare gli allagamenti, soprattutto in un centro come Buscoldo che ha intorno pochi canali. Bisognerà in futuro realizzarne di nuovi ma anche realizzerà un nuovo impianto idrovoro perchè quello esistente da solo non può farcela”
Situazione molto critica anche a Castellucchio con l’Osone che, a detta del sindaco Romano Monicelli, “non ha mai raggiunto livelli come quelli visti in questa occasione”.
L’Osone, collegato poi alla rete di canali sotterranei, ha mandato sott’acqua la parte bassa del paese.
Il canale è gestito per la parte a nord fino proprio a Castellucchio dal Consorzio Garda Chiese e più a sud da quello dei Territori del Mincio.
I tecnici dei due Consorzi si sono confrontati per creare uno scavo in campagna intorno a un manufatto dopo l’abitato di Castellucchio in modo che parte dell’acqua venisse qui convogliata e il livello potesse quindi in parte scendere.
Situazione complicata pure a San Martino dall’Argine dove il sindaco Alessio Renoldi dichiara: “La pioggia di questi giorni sta mettendo a dura prova il nostro sistema di scolo delle acque. Le situazioni più critiche sono sulla SP62 che va a Spineda e sulla SP58 che va a Belforte, dove i fossi ormai stanno tracimando e sono stati messi alcuni cartelli stradali. Fare attenzione quindi! Anche la strada Porcare (la Valle) è al limite. Queste situazioni nascono dalla poca manutenzione di canali e passi carrai da parte dei frontisti (proprietari terrieri e Provincia), a cui non mancheremo di sollecitare interventi. Un altro problema da sistemare è in via Spinata Valle, dove nel tempo sono stati tombinati alcuni fossi ormai non più adibiti ad uso agricolo che però portano alla formazione di pozzanghere molto ampie e pericolose; sarà cura del Comune trovare una soluzione con i privati”
Dalle ore 13 di oggi è chiuso al traffico il ponte tra Acquanegra sul Chiese e Calvatone. Lo stop al transito è dovuto all’innalzamento del fiume Oglio giunto ad un livello che non consente più un passaggio in sicurezza sulla struttura. Anche tutti gli altri ponti della provincia sono costantemente monitorati dal personale della Provincia unitamente alla Protezione Civile. Un’attenzione particolare è rivolta a Torre d’Oglio che al momento comunque resta aperto.
A Bozzolo l’acqua è salita talmente tanto da arrivare all’interno della cripta della Piccola Betania e negli ambienti di Cascina Motta con gli allagamenti della Via Nuova.
Il sindaco Giuseppe Torchio è intervenuto presso il presidente ed il direttore del Consorzio di Bonifica Navarolo “che hanno garantito la piena e totale funzionalità ed operatività delle idrovore dell’impianto di bonifica di Roncole. Nel giro di alcune ore – ha spiegato il sindaco – si dovrebbero raggiungere livelli di riduzione degli allagamenti.
Dal Navarolo hanno risposto “Siamo in piena emergenza con tutti gli impianti ma 200 millimetri di pioggia in pochi giorni, quando la media annuale è 750 millimetri, sono veramente troppi”.
In gran parte della provincia sono esondati diversi canali ma sempre in campagna senza interessare i centri abitati. Situazione particolare a Roncoferraro dove alcuni cittadini lamentano, con tanto di testimonianze fotografiche, di avere i garage allagati da giovedì scorso.