I sindaci della “Riserva Mab PoGrande UNESCO”: “Ragionare come un’unica area”

PARMA – Si è svolta giovedì 28 gennaio, con modalità da remoto, l’Assemblea Plenaria dei Sindaci dei Comuni della Riserva Mab PoGrande UNESCO, alla quale hanno preso parte 47 amministratori degli 85 comuni complessivi delle province di Lodi, Piacenza, Pavia, Cremona, Parma, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo, suddivisi in tre aree. Così come negli altri appuntamenti, anche in questo caso hanno preso parola i territori, con i vari rappresentanti che hanno messo sul tavolo proposte e risorse legate alla presenza del Grande Fiume nel loro variegato comprensorio.

L’incontro è stato aperto dal Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli che ha sottolineato le prime azioni concrete previste nell’action strategy della Riserva. “Una delle esigenze fondamentali – ha affermato – emerse dal confronto con i territori è rappresentata dall’implementazione dei collegamenti. Per garantire ai turisti e ai visitatori una fruibilità “slow” delle nostre terre occorre che le tante realtà dell’asta fluviale siano messe a sistema, e con questo obiettivo lavoreremo su due fronti: investimenti e dialogo con le associazioni. In seconda battuta, prende avvio il percorso dedicato ai giovani (PoGrande Youth), attraverso una serie di attività che coinvolgeranno le scuole di ogni ordine e grado presenti nell’area di Po Grande, in collaborazione con l’Istituto Alcide Cervi ed in sinergia con progetti di ricerca e formazione con le Università, connessi alla valorizzazione e tutela ambientale degli ambiti fluviali e alla conservazione della fauna ittica locale. La realizzazione di progetti formativi e didattici finalizzati a favorire conoscenza e consapevolezza sul patrimonio e sul valore della Riserva Po Grande, trova il valore essenziale del coinvolgimento e della partecipazione attiva dei giovani nel futuro del Grande Fiume.

A seguire, Fernanda MoroniLudovica Ramella e Laura Mosca (Segreteria Operativa della Riserva di Biosfera Mab UNESCO “Po Grande”) hanno riassunto le tappe che contraddistinguono il cammino della Riserva e illustrato le azioni finora individuate che verteranno su tre grandi linee strategiche lungo il Grande Fiume: la creazione di una rete di prodotti, filiere e servizi, la definizione di sistemi di connessione e continuità ambientale con le sue dimensioni ecologiche di acqua e di terra, la valorizzazione del patrimonio culturale  (musei, biblioteche, manufatti, capanni, cave dismesse), compresa la ricognizione degli eventi della tradizione locale lungo il fiume connessi ai vari ambiti tematici identitari.

Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi sindaci e amministratori dei Comuni coinvolti che hanno valutato positivamente le proposte, sottolineando la necessità e l’intenzione di ragionare come “area vasta” e manifestando la piena volontà di interagire e creare connessioni tra territori anche non di immediata vicinanza.

Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli. “E’ stato un confronto tra i più positivi – ha affermato – in quanto è stata la prima volta che in concreto i territori hanno chiesto di ragionare in un’ottica di area vasta. E’ la dimostrazione che il lavoro fatto in tutti questi mesi sta dando i suoi frutti, in quanto abbiamo toccato con mano quanto una programmazione dettagliata e uniforme possa risultare certamente più efficace rispetto a una visione limitata ai propri confini comunali o provinciali. Con questo approccio positivo e costruttivo ci sono i presupposti affinché si possa guardare con ottimismo al futuro del fiume Po”.

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