Voglia di arte: in tre giorni 929 visitatori al Ducale dove aprirà a breve la mostra sulle donazioni

MANTOVA – Voglia di arte, di cultura, voglia di tornare per quel che è possibile a un minimo di normalità, come quella rappresentata dalla visita a un museo, un palazzo, una chiesa. Riti che sembravano scontati fino a un anno fa e che oggi rappresentano una emozione unica. E’ stato così per i 929 visitatori che in tre giorni sono entrati al Ducale: 254 mercoledì, 297 ieri e 378 oggi. Numeri importanti considerato il periodo e le restrizioni anti-Covid che comunque continuano ad accompagnare gli ingressi nei musei e negli altri luoghi della cultura che nel week end tra l’altro, così come prevede il dpcm, devono restare chiusi.
La reggia gonzaghesca dalla riapertura mercoledì scorso fino a venerdì 12 febbraio, propone tra l’altro l’ingresso gratuito: un’opportunità in più per visitare il palazzo dove tra l’altro all’interno prosegue la mostra sugli arazzi raffaelleschi e già per la seconda metà di febbraio è in programma un’altra esposizione, realizzata in questo caso con le ultime donazioni arrivate. Ci sono le due lasciate dall’antiquario Gian Pietro Serra: una scultura che rappresenta una “figura di santo” datata eseguita alla fine del XIV e l’inizio del XV secolo. La formella in pietra, grossa circa 35 per 14 centimetri, è parte dello stesso complesso scultoreo del quale Palazzo Ducale conserva – da oltre un secolo – altri tre frammenti. La seconda donazione è un busto in bronzo del 1980 dell’artista contemporaneo Aldo Falchi, che ritrae il dott. Giovanni Serra (1893-1975), a lungo attivo presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova. Per questo motivo la Direzione di Palazzo Ducale ha deciso, con il consenso e la collaborazione del Poma, di esporlo proprio nella hall dell’ospedale.
Altra importante donazione che sarà in mostra è il “Satiro che trascina l’asino di Sileno”, il prezioso disegno di Giovan Battista Bertani (1510 circa – 1576), prefetto delle fabbriche gonzaghesche, per la decorazione della Sala di Bacco della palazzina della Rustica.
Tra le opere esposte ci sarà poi la pala del pittore settecentesco Francesco Maria Raineri, detto lo Schivenoglia, raffigurante “Nettuno sui cavalli marini”, una delle ultime acquisizioni del Museo così come ci sarà la pala d’altare di Siro Baroni, pittore di origini veronesi e attivo nel campo della committenza ecclesiastica a Mantova nel corso del Settecento. L’opera raffigura una Madonna con Bambino attorniata da sei santi cappuccini.
La mostra sarà allestita al piano terra del Castello.

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