RSA, Banzi (SI): “L’aumento delle rette venga pagato dalla Regione”

MANTOVA – Dal coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Fausto Banzi, un chiaro appello a Regione sulla gestione dei costi delle Rsa, che possono gravare sui conti delle famiglie degli ospiti.

Sinistra Italiana, "Commissariare la sanità lombarda, il Governo assuma la gestione diretta"“La pandemia non è finita ma sulle famiglie si vogliono già scaricare i costi,  per gli errori di chi ha gestito la sanità pubblica e le RSA locali – afferma Banzi -. Le delibere regionali che hanno permesso di portare in Rsa le persone malate di Covid-19, la mancanza dei dispositivi di sicurezza hanno provocato lutti nelle famiglie dei ricoverati deceduti, ma anche un duro lavoro da parte dei dipendenti per tutelare gli ospiti e se stessi dalla malattia.  Da più parti si annunciano aumenti delle rette di diversi euro al giorno, che si trasformano per il paziente e i loro familiari in circa mille euro all’anno di costi maggiori. In si tratta di costi per sanificazione e dispositivi di protezione individuali, costi sanitari anche se non farmaceutici.  In queste strutture le persone non vengono considerate malate ma persone per “metà malate” e quindi si devono pagare i costi della degenza che non siano completamente sanitari. Una cosa che si differenzia dalla prestazione ospedaliera tutta a carico del servizio sanitario. C’è motivo? Solo un trucco che viene da lontano per scaricare i costi sui cittadini.  E’ sempre più facile chiedere soldi ai pazienti e ai loro familiari (presi per il collo del bisogno) e se non possono pagare, far pagare ai Comuni di residenza, piuttosto che costringere la Regione a stanziare più risorse. Oggi non solo per la quota sanitaria, che è bel al di sotto di ciò che la legge prevede. Anche le rimostranze delle strutture sottolineano questo sotto finanziamento conti alla mano. La Regione dovrebbe sanare anche la spesa ulteriore che ogni struttura ha subito. Il Comune di Mantova ha coperto con circa 400 mila euro il bilancio di Aspef.  L’assurdo poi è che al disastro provocato dalla classe politica dirigente la Regione,  debbano pagarne le conseguenze oltre che sanitarie anche le tasche già provate dei cittadini sempre più poveri.