Calcio, riecco Carlo Tavecchio: si candiderà a presidente del Crl

MANTOVA – Scende in campo Carlo Tavecchio, che si candida alla guida del Comitato Regionale Lombardia, il governo del calcio dilettantistico della nostra regione. Una possibilità nell’aria già da settimane, ma che si è concretizzata ieri dopo l’annuncio, da parte del 77enne ex presidente della Figc, in una veloce conferenza stampa tenutasi ieri sulla piattaforma online zoom. A sfidarlo sarà il delegato della provincia di Brescia Alberto Pasquali candidato in pectore dal battagliero coordinamento dei presidenti bresciani, che ha trovato molte sponde anche nel mantovano. A loro (e forse ad un terzo candidato) toccherà la battaglia per la successione a Giuseppe Baretti, presidente uscente alle prese con problemi di salute che non gli permetteranno di ricandidarsi.

REGIONE COMMISSARIATA: CATTELAN REGGENTE

E’ notizia degli scorsi giorni la dimissione in massa di sette consiglieri uscenti su 13: Arioli, Silini, Teti, Bignotti, Loschi, Maino e Santagostino. Una mossa non convenzionale e senza precedenti, che spariglia le carte e rinvia sostanzialmente le elezioni, previste per il 9 gennaio prossimo, di 90 giorni. I dimissionari affermano di aver agito in questo modo per poter permettere a Baretti di ricandidarsi, avendo più tempo per risolvere i problemi di salute. Non sono dello stesso avviso i “non dimissionari” (tra cui c’è la mantovana Paola Rasori) che in una lunga missiva hanno accusato duramente i fautori della spaccatura. L’atto delle dimissioni consegna la regione più importante d’Italia ad un reggente (Antonello Cattelan) rischiando di impedire alla Lombardia di esprimere le proprie preferenze nelle elezioni Lnd e Figc, concatenate al rinnovo del Crl, che avrebbe dovuto avvenire prima delle elezioni di Lega e federali, come da prassi. Ma non ci sono solo le urne a rendere il quadro pesante: anche i tanti problemi legati alla ripartenza post-Covid del movimento, saranno probabilmente gestiti dal reggente, compito non facile. Una circostanza che ha già generato un certo disappunto nel mondo dilettantistico lombardo e mantovano.

TAVECCHIO: “I DIMISSIONARI? DANNO D’IMMAGINE AD UNA REGIONE DA SEMPRE FIORE ALL’OCCHIELLO”

“Sono turbato per il periodo complicato del calcio lombardo, forse il più buio di sempre – ha detto nella call online Tavecchio -. Le difficoltà economiche della categoria sono evidenti e non mi sembra che purtroppo ci sia la giusta attenzione verso la Lombardia, che è il maggior contribuente della Lega Nazionale Dilettanti. Per quale motivo?”. Poi il dirigente sportivo comasco è andato all’attacco dei consiglieri dimissionari, autori del colpo di mano: “Un danno d’immagine al sistema calcio lombardo, che è sempre stato un fiore all’occhiello. La Lombardia è la regione modello del nostro calcio”. Tavecchio è inoltre intenzionato a battersi per far tenere comunque le elezioni il 9 gennaio: “L’assemblea è stata regolarmente convocata, la Lombardia non sarà tenuta in panchina”. Secondo quanto trapela, infatti, il reggente Cattelan avrebbe intenzione di procedere soltanto con la nomina dei delegati assembleari. Infine, parole di apprezzamento per l’operato di Baretti: “Con lui la regione è stata ben amministrata” e mano tesa all’altro possibile candidato Pasquali per un confronto, con un invito all’unità del movimento lombardo.