Ex Upim: accordo Comune-La Virgiliana. Murari: “Risolto problema enorme aperto da 18 anni, evitate penali”

MANTOVA – Proroga di nove anni del piano ex Upim e “modifica dei profili non eseguibili della convenzione”. Come indicato nella sentenza del TAR del 2015 che imponeva alle parti di superare le criticità emerse e individuare un nuovo accordo. Accordo effettivamente raggiunto con la società La Virgiliana che ora avrà 60 mesi per presentare il progetto per la realizzazione di un parcheggio in struttura e dimostrarne la fattibilità tecnica ed economica ottenendo il permesso di costruire e le necessarie autorizzazioni dagli enti competenti. Solo a quel punto il Comune concederebbe il diritto di superficie gratuito per 99 anni. Il parcheggio passerebbe da 335 a 485 posti auto e verrebbe ricollocato tra piazza Cavallotti, corso delle Libertà, piazza Martiri e la prima porzione di via Principe Amedeo. La metà dei posti sarebbero destinati a rotazione, gli altri verrebbero venduti privatamente a residenti e lavoratori. La clausola risolutiva espressa implica la decadenza del piano in caso di mancata presentazione del progetto nei tempi concordati. L’intesa prevede anche l’impegno da parte di La Virgiliana ad affidare l’esecuzione dei lavori per la costruzione dell’opera e per la gestione dei parcheggi pubblici a rotazione, come espressamente indicato dal TAR. La proroga del piano con adeguamento della convenzione che ha ottenuto il via libera della Giunta, sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale nella seduta del 29 luglio.

“A seguito della sentenza del TAR del 2015 – prosegue l’assessore Andrea Murari – la nostra priorità è stata tutelare il Comune da un rischio di risarcimento danni milionario, a cui saremmo andati incontro se ci fossimo opposti alla realizzazione del parcheggio. La sentenza del TAR ci ha imposto infatti di rinegoziare l’opera con i privati, cioè di trovare un accordo. Ora tocca a loro dimostrarne la fattibilità tecnica ed economica. Se l’esito sarà positivo, la città avrà in pieno centro quasi 250 posti in più a rotazione e altrettanti posti privati da vendere ai residenti e a chi lavora in città. Se invece l’opera non verrà realizzata il Comune avrà comunque escluso il rischio di risarcimento danni al privato, avendo ottemperato in modo corretto alla sentenza del TAR”.

La vicenda partì nel maggio 2004, quando la giunta aveva approvato il piano, la cui convenzione urbanistica venne stipulata il 15 aprile 2005. Poi un parere negativo della soprintendenza archeologica aveva messo il primo paletto alla Imi: il parcheggio aveva nell’interrato le vasche di raccolta delle acque meteoriche riversate nel Rio. Ulteriore inghippo venne da un esposto dell’ex consigliere Gaddi, che aveva contestato la violazione della procedura di evidenza pubblica nell’assegnazione a Imi. Poi la partita al Tar, che ha visto opposto il soggetto attuatore e il suo subentrante, la Smi-La Virgiliana Uno Srl. Ora l’accordo che evita di pagare penali onerose all’amministrazione, che avrebbe dovuto corrispondere in caso di no al piano attuativo.