Gattile di Mantova, gestione affidata solo ad organizzazioni di volontariato

Raccolta fondi per il gattile

MANTOVA – La Giunta del comune di Mantova ha stabilito di affidare la gestione del gattile comunale di Mantova esclusivamente ad un’organizzazione di volontariato avente finalità zoofile. La scelta dell’associazione con cui stipulare la convenzione avverrà attraverso una selezione sulla base delle disponibilità delle associazioni. La convenzione avrà una durata di cinque anni e le attività oggetto della convenzione non saranno in alcun modo retribuite, mentre saranno rimborsate le spese sostenute e documentate. L’iniziativa è rivolta alla tutela degli animali di affezione e alla prevenzione del randagismo.
“La gestione di strutture di accoglienza degli animali abbandonati, come nel caso del gattile – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Andrea Murari – risulta in base all’esperienza la più efficace in ordine di qualità dei servizi erogati, del benessere degli ospiti e dei risultati anche in termini di adozioni. Per questo abbiamo scelto di investire sulla passione e le competenze dei volontari”.
L’ente, quindi ha deciso di non ricorrere al mercato di società private. La presenza del gattile in città è importante al fine di garantire il benessere dei gatti. Le associazioni di volontariato infatti non si preoccupano solo della salute fisica con la somministrazione dei pasti, la pulizia e le cure veterinarie, ma anche del benessere degli ospiti, dedicando loro attenzioni come ad esempio farli giocare e aver cura del loro stato emotivo, promuovendo le adozioni e attuando ogni possibile iniziativa che migliori la loro esistenza.
Sono tutti servizi che possono essere garantiti solo grazie dalla presenza di numerosi volontari motivati a svolgere un’opera che è dimostrato ha una ricaduta significativa anche sulle adozioni. In caso di necessità i volontari possono portare i gatti dal veterinario per essere curati, provvedere all’allattamento dei cuccioli e somministrare i farmaci necessari agli ospiti ammalati anche nelle ore serali e notturne recandosi pertanto nella struttura in orari non tipicamente lavorativi.
In funzione delle specifiche attività da svolgere, verrà riconosciuto all’organizzazione di volontariato individuata mediante apposita selezione un rimborso netto annuo di 24mila euro complessivi (iva esente), mantenendo una differenza negativa fra i costi che effettivamente verranno sostenuti dall’associazione e la somma ammessa al rimborso.
I criteri di massima per l’individuazione dell’organizzazione di volontariato saranno l’esperienza maturata nelle attività oggetto della convenzione, la qualifica tecnico-professionale del personale non volontario, la struttura dell’odv: numero di volontari attivi nel rifugio, modalità di coordinamento, le capacità operative, la presenza operativa nel territorio dell’Odv, il programma di formazione e aggiornamento previsto per gli addetti e i criteri ambientali seguiti per la gestione del rifugio.