MANTOVA – La giunta ha approvato due nuove schede d’azione proposte dal Comune di Mantova nell’ambito del Contratto di Fiume Mincio, strumento di programmazione condivisa che punta a tutelare e valorizzare il sistema fluviale.
Le nuove azioni riguardano, in particolare, l’attivazione di un sistema di monitoraggio open data delle portate transitanti nel fiume Mincio e l’individuazione di azioni puntuali di adattamento alla modifica delle portate del fiume nel territorio del Comune di Mantova.
La prima scheda è finalizzata a verificare in modo costante la quantità d’acqua che transita nei punti di regolazione, oltre alla qualità delle acque in aree strategiche sotto il profilo ecosistemico. L’obiettivo è monitorare il progressivo miglioramento ecologico del fiume, con particolare attenzione ai tratti più critici come le Valli del Mincio, sempre garantendo il rispetto dei requisiti di sicurezza idraulica fissati da Aipo. È prevista la creazione di una piattaforma open data accessibile al pubblico attraverso i siti istituzionali degli enti coinvolti, così da favorire la trasparenza e la condivisione delle informazioni.
La seconda azione ha invece lo scopo di individuare le aree potenzialmente allagabili lungo le sponde dei laghi di Mantova, valutando diversi scenari idraulici e proponendo soluzioni di adattamento che permettano di conciliare la sicurezza idraulica con la fruibilità degli spazi.
Il percorso di attuazione prevede il coinvolgimento di più soggetti, ciascuno in base alle proprie competenze: Aipo, Parco del Mincio, Consorzi di Bonifica di primo e secondo livello e Provincia di Mantova.
“Formalizziamo quest’anno due proposte – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Andrea Murari – che avevamo già annunciato e su cui stiamo lavorando. Si tratta di un tema che genera grande dibattito pubblico: la quantità d’acqua che transita nel fiume e nei laghi. Pensiamo che ogni discussione seria debba poggiare su dati condivisi. Per questo vogliamo favorire la costruzione di un sistema continuo e accessibile di monitoraggio, consultabile in ogni momento. Il secondo aspetto riguarda invece la mappatura delle aree a rischio di allagamento in caso di innalzamento dei laghi, così da poter pianificare possibili interventi di adattamento”.
Le due nuove schede sono state elaborate anche alla luce della mozione urgente approvata dal Consiglio comunale nel gennaio scorso sulla tutela del Mincio, nonché dei progetti ACE3T Clima e “Hydrometra – Acquam”, quest’ultimo co-finanziato da Fondazione Cariverona. Inoltre, rappresentano una naturale prosecuzione delle riflessioni emerse durante il convegno “Mantova città d’acqua – Tutela e salvaguardia dell’ecosistema del Mincio e dei laghi”, svoltosi lo scorso giugno.
Con queste integrazioni, salgono a cinque le schede d’azione del Comune di Mantova all’interno del Contratto di Fiume. Le tre già attive riguardano interventi di forestazione urbana sul territorio comunale; costruzione e attuazione di una strategia di transizione climatica condivisa tra Parco del Mincio, Comune di Mantova e gli enti locali di San Giorgio Bigarello, Porto Mantovano, Marmirolo, Curtatone e l’Unione dei Colli Mantovani e balneabilità del Lago Superiore di Mantova, un progetto volto a migliorare la qualità delle acque e la fruibilità del bacino.














