100 anni fa il salvataggio della Rotonda di San Lorenzo. Il racconto di Amerigo Berto

MANTOVA – La Rotonda, ritrovata nel 1908, dopo quindici anni dal suo rinvenimento stava per essere abbattuta. Qualcuno riuscì a scongiurarne la distruzione. Nel 100esimo anniversario del recupero della Rotonda, l’ing. Amerigo Berto, presidente e socio fondatore dell’Associazione per i monumenti domenicani, illustrerà la lunga e difficile storia del recupero della Rotonda di San Lorenzo. Gli artefici del suo salvataggio meritano di essere ricordati: il dott. Clinio Cottafavi e mons. Celestino Battaglia. A loro si deve la persistenza, oggi, di un luogo simbolo della città, uno dei più visitati e fotografati di Mantova.

“Qualcuno si chiederà perché quest’anno ci accingiamo a festeggiare il centenario della ‘detenzione’ della Rotonda da parte della Comunità domenicana, considerato che data al 14 novembre1926 l’inaugurazione e la benedizione della chiesa –racconta il presidente – . Parrebbe essere più appropriata anche la data del 1° novembre1925 posta in calce alla Bozza del Verbale di consegna della Rotonda di San Lorenzo alla Fabbriceria di Sant’Andrea a cui è seguita (5.11. 25) la sottoscrizione con consegna delle chiavi a don Celestino Battaglia e – pertanto – alla Fraternita in parola, della quale il monsignore era Direttore dal 1904. Ma andando a ritroso, forse più significativa è la lettera 21.6.1925 di Celestino alla Veneranda Fabbriceria di Sant’Andrea con richiesta di ottenere la Rotonda «a sede propria del Terz’Ordine»? O forse lo è la sua prima lettera del 24.5.1924 contenente la medesima richiesta?” Niente di tutto ciò in quanto l’anno zero, ovvero l’azione che ha dato origine alla ‘acquisizione’ della Rotonda di San Lorenzo alla Comunità domenicana, è costituito dalla visita che don Celestino Battaglia fece – in data 10 novembre 1923 – in una «giornata fredda e nebbiosa, che metteva indosso un senso di mestizia profonda», al Cav. Avv. Clinio Cottafavi, recandosi presso gli uffici dell’Intendente di Finanza. In quell’incontro don Celestino, dopo aver raccontato della Fraternita domenicana a partire dalla sua fondazione nell’anno 1902, così dice a Cottafavi: «Certo, Cavaliere, se potessimo avere una chiesa a nostra disposizione, quanto ne guadagnerebbe il Terz’Ordine!» E Cottafavi: «Ma io, don Celestino, le do’ subito le chiavi».

Ma ci vorranno poi altri tre anni per risolvere aspetti formali, di competenza ed economici.

Con l’ausilio di immagini d’epoca, alcune veramente rare, e dei documenti, il presidente dell’Associazione per i monumenti domenicani illustrerà l’ interessante storia che sfugge ai più, benché la Rotonda, per il luogo in cui sorge, la sua forma circolare e l’essere meta di turisti e soprattutto dei mantovani che lì si danno appuntamento, si possa considerare  il cuore o, meglio, l’omphalòs della città. L’incontro è aperto a tutti.

Info: Associazione per i monumenti domenicani 0376.322297  345.1539547

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