Primo maggio di mobilitazione per i sindacati, che quest’anno hanno organizzato tre manifestazioni nazionali unitarie in luoghi simbolo, nel rispetto delle disposizioni anti-Covid.
Le manifestazioni si sono tenute a Terni, dove il leader della Cgil Maurizio Landini ha parlato dalle acciaierie Ast, a Passo Corese (Rieti), con il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri che è intervenuto dal sito di Amazon e all’Ospedale dei Castelli in località Fontana di Papa (Roma), dove c’era segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
Al centro dei tre interventi, l’importanza di cogliere le opportunità di crescita del Recovery Fund e il no dello sblocco dei licenziamenti: “Sono i lavoratori ad aver permesso di poter oggi ragionare sull’uscita dalla pandemia – ha dichiarato Landini – non sarebbe stato possibile senza il lavoro, anche quello più umile. Con tutto quello che hanno fatto in questo anno, ora se finisce la pandemia il regalo è che i lavoratori prima si sono fatti il mazzo e adesso possono essere licenziati?”.
“Vaccinare e non licenziare. Giugno luglio e agosto devono essere i mesi per vaccinare”, ha detto Landini e poi “basta lavoro precario il lavoro deve essere dignitoso e permettere di vivere dignitosamente e partecipare alla vita di questo paese”.
Per Luigi Sbarra, che ha ricordato come nell’ultimo anno si sia perso un milione di posti di lavoro, dopo “lo tsunami sanitario” servono “riforme eque e partecipate”, perché “è stato il lavoro a pagare il prezzo più alto a una pandemia che ha aggravato le diseguaglianze e prodotto nuove povertà. Se ne parla di meno di questi temi, ma le file alla Caritas sono più lunghe di quelle per fare il vaccino”.
“Nulla sarà come prima, la trasformazione che abbiamo subito cambierà l’organizzazione del lavoro: dobbiamo essere in grado di sfruttare questa innovazione. Noi potremmo partire da qui per incominciare a discutere di riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico” ha dichiarato invece Bombardieri che ha sottolineato: “dobbiamo garantire nuovi posti di lavoro stabili e dignitosi: ripartiamo da chi ha perso in questi mesi il posto di lavoro”.