ALTO MANTOVANO – Celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione, questa mattina per l’Anpi Alto Mantovano che ha preso parte alle commemorazioni a Castiglione, Medole, Solferino e Cavriana.
“A Castiglione la nostra associazione ha organizzato la manifestazione – commenta Franco Tiana, di Anpi – mentre negli altri tre comuni dobbiamo ringraziare i primi cittadini che ci hanno fatto intervenire su un tema, quello della liberazione, che noi non celebriamo solo oggi, ma per il quale siamo impegnati tutto l’anno”.
A Castiglione, dopo gli interventi istituzionali è stato letto il monologo di Scurati. In tutti e 4 i comuni è intervenuta la presidente di Anpi Alto Mantovano, Elena Zaglio con un discorso di cui riassumiamo alcuni passaggi.
“Sono passati 79 anni dal 25 aprile del 1945. Un tempo considerevole per la vita di un uomo. Una data che appartiene alla prima metà del secolo scorso o addirittura al millennio scorso per quelle e quelli che attualmente sono sui banchi di scuola e si rapportano al 25 aprile come un semplice fatto storico, una cosa da studiare come gli egizi o Napoleone.
Eppure ci sono cose per le quali il tempo non passa, i desideri, i sogni, le ferite profonde. Ma allora cosa siamo qui a fare? A ricordare? Se facciamo del 25 aprile solo un ricordo allora ha ragione chi se ne è stato a casa e l’album del passato ha preferito lasciarlo chiuso. Ci sono cose più urgenti. Ce ne è già abbastanza dei problemi dell’oggi.
La Storia insegna qualcosa? No, se si pensa di trovarci una ricetta già pronta da applicare al presente. Quel 25 aprile del 45 fu il frutto di uomini e donne che decisero di fare qualcosa di rischioso, di liberarsi del peso dell’oppressione affichè qualcos’altro di nuovo potesse nascere. Ciò che è poi nato è la nostra democrazia che ha nel suo dna l’opposizione al fascismo, l’opposizione a tutti i fascismi, e che ora si trova a navigare nei tempi bui dell’odio e dell’indifferenza, della manipolazione via social, della paranoia complottistica e dei suoi interpreti cinici e feroci. La storia a cui oggi ridiamo senso con l’occhio di chi garda avanti e sa che il domani passa per sentieri tortuosi e impervi, quanto quelli che percorsero i nostri partigiani. Buon 25 aprile, viva l’Italia antifascista”.