361mila euro destinati alle mascherine. 2milioni distribuite grazie a Fondazione Comunità Mantovana e Lubiam

CURTATONE – 738.495 euro a cui si sono presto aggiunti 162.350 dalla Fondazione Cariplo e altri 50mila euro: a tanto ammonta la cifra raccolta dalla Fondazione Comunità Mantovana attraverso 605 donazioni e fondi propri destinati al contrasto della diffusione del coronavirus.

Il progetto è stato presentato ieri sera, durante un’incontro pubblico che si è tenuto nella sala-giardino dell’Unità Geriatrica Riabilitativa di Eremo con i rappresentanti della struttura intitolata a Luigi e Maria Bianchi, la stessa famiglia Bianchi e l’amministrazione comunale di Curtatone, nelle figure del sindaco Carlo Bottani e dell’assessore al welfare Angela Giovannini.

Con una disponibiltà totale di 950.845 euro ben 361mila sono stati destinati all’operazione mascherine, per l’arrivo delle prime 200mila unità a marzo ed una quantità complessiva ad oggi di 2milioni di mascherine prodotte e distribuite dal progetto supportato da Fondazione e dalla famiglia di Giuliano e Marzia Bianchi. E proprio la famiglia Bianchi ha voluto ringraziare il personale medico e sanitario, devolvendo una cifra importante (100mila euro) alla Fondazione Comunità Mantovana.

Una donazione importante che ha permesso al primo cittadino di avere una consistente liquidità – oltre 350mila euro – per anticipare il pagamento e reperire tempestivamente un numero considerevole di mascherine (introvabili alla data del 20 marzo scorso) richieste nelle case di riposo, cooperative, comuni e famacie.

In piena emergenza coronavirus, infatti, l’acquisto effettuato fu di 42mila mascherine chirurgiche e 132mila ffp2.

“Lo scorso marzo abbiamo vissuto momenti drammatici – ha commentato il sindaco Bottani –  dovendo fronteggiare enormi problemi, uno su tutti quello di recuperare le introvabili mascherine. Ci siamo riuniti, abbiamo passato giornate e notti intere, anche festive, a pensare come dotarci di soluzioni per contenere la pandemia e dopo un accurato lavoro siamo riusciti a recuperare centinaia di migliaia di mascherine per tutta la provincia e la comunità mantovana. Un’operazione che ci ha portato in diversi aeroporti del Paese, da Bergamo a Rimini e naturalmente a Fiumicino. Quando anche gli altri sindaci sono venuti a chiederci come poterli aiutare ci siamo rivolti alla famiglia Bianchi, che ha subito iniziato la produzione di mascherine made in Mantua. Senza il loro aiuto non saremmo riusciti ad essere così vicini alla gente, è stato fatto un appezzabile lavoro di squadra”.

“Nel periodo del lockdown il sindaco Bottani andò personalmente a sbloccare le mascherine ferme nelle dogane degli aeroporti e quella fu un’opera dal valore inestimabile – ha commentato Luigi Bianchi, presidente di Lubiam – Per quanto ci riguarda, a marzo rispondemmo all’appello delle associazioni del settore moda per trasformare le nostre aziende, che erano temporaneamente chiuse, in laboratori produttori di mascherine”. Ad oggi c’è una sovraproduzione di mascherine, ma al momento si riescono ad immettere sul mercato senza particolari difficoltà”.

“Siamo felici come Fondazione per essere stati utili in questa fase – ha detto Franco Amadei, presidente della Fondazione Comunità Mantovana – Una Fondazione di Comunità deve essere attenta a fare tutto quanto è possibile per il suo territorio. Ci siamo immediatamente attivati con una risposta sorprendente dal punto di vista della risposta ottenuta. Da parte nostra possiamo solo ringraziare chi si spende per iniziative di questo tipo, che poi si sono sviluppate nei mesi non solo nell’ambiente sanitario ma anche in quello del sociale”.

“Per fortuna la nostra struttura non è stata toccata direttamente dal Covid – ha commentato Francesco Bresciani, presidente dell’Ugr Onlus – marzo le nostre difese erano carenti, le disponibilità di difesa minimali e la nostra operatività limitata. Siamo stati bravi e fortunati al tempo stesso: per aver chiuso subito la struttura come fosse una roccaforte inespugnabile e per disporre di dipendenti e collaboratori con uno stile di vita che ha scongiurato il peggio”.