4 ottobre, in san Francesco si rinnova il dono del cero. Ad Assisi Zuppi invoca la pace

Sia addomesticato il lupo terribile della guerra

MANTOVA – Chiesa di san Francesco gremita oggi pomeriggio per la messa celebrata in occasione della Festa del Santo d’Assisi, patrono d’Italia. Il rito religioso è stato celebrato dal vicario generale della diocesi don Libero Zilia in quanto il vescovo Marco Busca è impegnato con la Visita pastorale. A concelebrare i frati francescani.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari.
Al termine della celebrazione si è ripetuto il tradizionale dono del cero da parte del Comune di Mantova ai Frati Minori Francescani. E’ stato il vice sindaco Giovanni Buvoli ad accendere il cero. Una tradizione quest’ultima che risale ai tempi del Gonzaga i quali avevano scelto la chiesa di San Francesco come Mausoleo e il santo come protettore della città.

 

Questa mattina intanto ad Assisi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha acceso la lampada di san Francesco nella basilica a lui dedicata. La messa è stata presieduta dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi che nell’omelia ha dichiarato: “L’Italia intera la accende oggi con il suo Patrono, perché tante luci rendano umana e fraterna questa nostra unica stanza che è il mondo”.
Zuppi ha pregato affinchè “il lupo terribile della guerra sia addomesticato e facciamo nostro l’accorato appello di Papa Francesco indirizzato certo ai due presidenti coinvolti direttamente, ma anche a quanti possono aiutare a trovare la via del dialogo e le garanzie di una pace giusta”. Poi il cardinale ha invovcato la concordia per il Paese e ha detto: “Affidiamo l’Italia all’intercessione del nostro Patrono. Sostenga san Francesco, in un momento così decisivo, l’amore politico e di servizio alla casa comune, perché nella necessaria diversità tutti concorrano all’interesse nazionale, indispensabile per rafforzare le istituzioni senza le quali nessun piano può essere realizzato” .