MANTOVA – Da Bozzolo oggi si erano levati i primi timori: qualcuno aveva fatto rimbalzare la voce che i lavoratori Covid di Parmovo e del viadanese sarebbero stati mandati all’ospedale locale al punto che il sindaco Giuseppe Torchio aveva fatta sua questa preoccupazione esternandola con un post.
La Direzione strategica dell’Asst di Mantova però smentisce la notizia spiegando come ieri da Cremona avessero chiesto l’al’azienda sanitaria mantovana cinque posti letto per altrettanti pazienti Covid, poi questa richiesta è scesa a due posti letto e poi ieri nel tardo pomeriggio sono state cancellate anche queste due richieste. “In ogni caso nessuno di questi sarebbe finito a Bozzolo” – dichiara la dirigenza Asst.
E da Asola torna a ribadirlo il primario di medicina Marco Ghirardini il quale spiega che “in questa fase bisogna continuare a essere prudenti e a rispettare tutte le prescrizioni, stando attenti soprattutto ai rientri da altri Paesi, ma dobbiamo lavorare perchè si torni a una vita normale. Cautela si – continua Ghirardini – ma dobbiamo anche essere consapevoli che la realtà clinica del virus oggi non è più quella di marzo/aprile. Oggi ci troviamo di fronte a tanti asintomatici e per chi presenta sintomi, la malattia è in questo momento poco più che un’influenza”.
L’ospedale di Asola ricordiamo è stato uno tra quelli in trincea nell’emergenza Covid con ben 136 pazienti con polmoniti da Covid e 16 decessi. Lo stesso primario Ghirardini è stato contagiato ed è dovuto rimanere ben 27 giorni in isolamento.