SAN BENEDETTO PO – Sarà una cerimonia in omaggio a due grandi scienziati nati a San Benedetto Po e che nella vita hanno tenuto alta la bandiera del loro paese natale, a cui peraltro sono rimasti entrambi molto affezionati, e che sono diventati due emblemi della ricerca e della medicina.
A loro sabato prossimo alle 16,30 il Comune di San Benedetto Po conferirà la cittadinanza onoraria durante una cerimonia che si terrà nell’ex Refettorio monastico.
Si tratta di Fabio Malavasi, medico e genetista di fama internazionale, cattedratico prima ad Ancona e poi a Torino dove è stato anche nel gruppo di ricercatori medici che ha fatto la scoperta di un’associazione tra una molecola, denominata Cd38 e il Covid-19.
Una curiosità: Malavasi è nato nel casello ferroviario di San Benedetto Po sulla linea Suzzara-Ferrara, dove sua nonna faceva la casellante, e la passione per i treni lo ha accompagnato per tutta la vita tanto da riuscire in anni recenti ad avere in concessione quello stesso casello e lì a parcheggiare alcune delle sue locomotive.
La seconda cittadinanza onoraria andrà invece a Gabriele Luppi, medico, una vita la sua dedicata ai malati oncologici e alla ricerca presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena dove, tra i diversi ruoli, è stato responsabile del Day Hospital del Centro Oncologico.
“Sono due cittadinanze onorarie che conferiamo ad altrettanti medici e ricercatori e che ci daranno l’occasione di ringraziare tutti i medici che in questi due anni di pandemia si sono prodigati come non mai” spiega il sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna che ricorda come durante il suo primo mandato siano state conferite solo due cittadinanze onorarie: la prima nel 2016 all’imprenditore poi scomparso Paulo Bellini, nipote del sambenedettino Giuseppe Maria Bellini, emigrato in Brasile nel 1895. Paulo Bellini era stato il fondatore della Marcopolo S.A, una delle più importanti aziende a livello mondiale per lo sviluppo dei sistemi di trasporto collettivo. L’altra cittadinanza onoraria, nel 2017 era andata a don Albino Menegozzo, che era stato parroco per quasi trent’anni di San Benedetto Po.
