Torchio: “Tibre prosegua fino a Bozzolo. Serve chiarezza, si trovino soluzioni efficaci”

BOZZOLO – Il Tibre si fermerà a Sissa Trecasali, senza arrivare nell’Oglio Po? Dalle parole dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini, parrebbe di sì, a causa della mancanza di fondi. Più possibilista invece il deputato cremonese del Pd Pizzetti, che non ritiene chiusa la partita. Nel dibattito interviene anche il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, auspicando che l’opera, attualmente arrivata nel parmense giunga almeno “al casello di Bozzolo e poi si proceda in direzione di Mantova attraverso un potenziamento della statale 10″. Questo per evitare situazioni di grande difficoltà per il traffico attuale, oltre a quello che passerebbe dalla ferrovia alla gomma quando verrà realizzato il raddoppio ferroviario del tratto Mantova-Piadena. “Per la realizzazione di tale raddoppio bisognerà chiudere la linea ferroviaria da Mantova a Bozzolo per almeno un triennio”, spiega Torchio che esprime la preoccupazione “per il trasferimento di tutto il trasporto persone e merci a livello stradale, considerando che il tracciato andrebbe a toccare il secondo polo siderurgico e nel primo distretto agroalimentare a livello nazionale. Ci si chiede cosa accadrà se tutta questa massa di traffico verrà tolta dalla ferrovia e spostata sulla strada, senza nemmeno un raddoppio tra Bozzolo a Mantova e sull’asse sud di Mantova. Questo effettivamente è qualcosa che non funziona e che ci metterà in grande difficoltà”. In subordine Torchio chiede quindi che quantomeno si possano rafforzare e implementare le infrastrutture esistenti, con la realizzazione dell’asse sud a Mantova e il raddoppio della Mantova-Cremona. “Ci hanno presi in giro negli ultimi 30 anni – osserva il sindaco – sul piano infrastrutturale siamo debolissimi, bisogna dare delle risposte: i collegamenti sono necessari, altrimenti non si può dare ossigeno all’economia”.