LAVARONE (TRENTO) – Il Drago di Vaia, l’opera d’arte realizzata dall’artista veneto Marco Martalar sull’Alpe Cimbra utilizzando il legno di risulta della tempesta Vaia del 2018, è stato distrutto dalle fiamme nella tarda serata di ieri. L’incendio è scoppiato poco prima delle 22. Inutile il tempestivo arrivo dei Vigili del Fuoco, al termine delle operazioni era completamente distrutto. Non si esclude la pista dolosa.
Realizzato 3 anni fa in località Magrè, era il Drago in legno più grande del mondo. Mesi di lavoro, 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti. L’opera superava i 6 metri di altezza e i 7 metri di lunghezza. Il legno, volutamente non trattato era destinato nel tempo, a degradare e poi a sparire, a causa dell’azione degli elementi naturali.
Dal Sindaco di Lavarone, Isacco Corradi “con sacrificio ed impegno avevamo costruito un percorso ed un progetto educativo molto importante, purtroppo la stupidità umana ha rovinato qualcosa di bello – ha commentato il primo cittadino – spero che quello che è successo sia stato un errore per quanto stupido e non un atto voluto. “Il risultato non cambia ma moralmente mi sentirei più tranquillo nel sapere che non vi sono persone che girano a Lavarone capaci di far sparire una cosa così bella. Non vogliamo darla vinta a chi ha fatto questo, dobbiamo ripartire più forti di prima. Per farlo chiediamo l’aiuto a tutti gli amici del drago e siete in tantissimi così che si possa ripartire subito, non vogliamo far vincere la paura e la tristezza. E già partita una raccolta fondi per ricostruirlo, poche ore già donati oltre 5mila euro: https://gofund.me/d6a7f141
Foto di Roberta Boccafogli e Barbara Dentis