A giudizio la banda degli abbracci: in aula le testimonianze delle anziane vittime

Tribunale di Mantova

MANTOVA  – Furti con destrezza ai danni di anziani per mano di un gruppo di professionisti: è proseguito ieri, con la testimonianza di alcune presunte vittime, il processo nei confronti della cosiddetta “banda degli abbracci”. Sei, quindi, le donne, tutte di origine rom, finite davanti al collegio dei giudici:  Alina Dumitru, Daniela Filipache, Rebeca Vaduva, Artemiza Filipache, Elena Zoltan e Kostana Mesarevic. Sono 17 i furti a loro  I fatti a loro attribuiti, nel lasso di tempo compreso tra il 2017 e il 2018, e nello specifico:  tre colpi messi a segno a Mantova, tre a Porto Mantovano, due a Ostiglia, uno a Goito, San Benedetto Po, Curtatone, Castelbelforte, Poggio Rusco, Castiglione, Gazoldo, Ceresara e Pegognaga.  Il modus operandi sarebbe  sempre lo stesso, quello utilizzato dalle donne:  avvicinano la vittima prescelta con una  scusa qualunque, le abbracciavano per poi  sfilare loro  orologi, catenine, anelli o altri oggetti di valore.  Diversi gli accadimenti raccontati ieri mattina in aula come quello accaduto  a Porto Mantovano  un 74enne fermato in bici di ritorno dal benzinaio e stato derubato  di  Rolex Daytona. O come quello invece accorso a Gazoldo dove un’altra anziana è stata scippata davanti al cimitero di una collana d’oro ricordo del marito defunto  79enne. Prossima udienza il 27 giugno.

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