A Pegognaga sono ritornate le campane, primi rintocchi di prova dopo settant’anni di silenzio

PEGOGNAGA – E’ tornato a casa a Pegognaga. Meglio: è tornato in chiesa. Nella nuova chiesa parrocchiale in fase di ultimazione. Il coro di cinque campane, rimasto in silenzio per settant’anni.
L’ultimo sagrestano Pietro Salvato, tirando le lunghe funi, le fece suonare a festa dall’alto del campanile della chiesa dedicata a San Giorgio, nella ricorrenza del Corpus Domini del giugno 1952. Dopodiché chiesa e campanile furono abbattuti perché pericolanti, per fare posto alla nuova mastodontica parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta. Pure per la quale il progettista Luigi Candiani previde l’erezione del campanile, che avrebbe dovuto sorgere proprio a fronte di piazza Matteotti. Ma la sua edificazione non è mai avvenuta e, anzi le sue fondamenta furono tolte di mezzo per fare posto ad un disordinato parcheggio d’auto. Per tanti anni ha fatto le veci delle campane sangiorgine un diffusore acustico collocato sul tetto della nuova parrocchiale per diffondere rintocchi di campane e musica sacra da un giradischi prima, da un mangianastri poi. Pure questa strumentazione, con l’abbattimento della parrocchiale dell’Assunta, è stata dismessa.
Così il coro di campane, restaurato e adeguato ai tempi, cioè movimentato non più con le funi, ma con un sistema elettronico, dalle fonderie Campani di Castelnuovo Monti (RE), si riprende la rivincita.

Le campane, pur essendo state ospitate nel campanile settecentesco della parrocchiale di San Giorgio, secondo gli esperti della Soprintendenza alla Belle Arti di Mantova non risalirebbero all’epoca originaria di quella chiesa, ma sarebbero state fuse assai più recentemente. Risalirebbero insomma ai primi del Novecento. Una squadra di operai e tecnici specializzati ha trasferito le campane nella apposita cella, ubicata dai progettisti Sara Lonardi-Enrico Maria Raschi al primo piano all’interno della chiesa, sulla destra della facciata sud. Sono state montate su un sistema di cavalletti fatti passare attraverso il colonnato lasciato appositamente libero dalle vetrate, già in posa invece nelle altre pareti perimetrali. Una volta montate, è stata effettuata proprio ieri a mezzogiorno una prova di rintocchi. Il collaudo, secondo i crismi della sacra acustica, definitivo sarà effettuato, quando saranno collegati i quadri elettrici dopo il completamento della parte impiantistica. La settimana entrante sarà la volta dei “fuochi liturgici”, ossia la posa dell’altar maggiore, del fonte battesimale e dell’ambone, ossia il podio con leggìo. Fasi queste che accrescono l’entusiasmo in paese.

Riccardo Lonardi