MANTOVA – Nuovo confronto oggi pomeriggio sull’emergenza profughi dall’Ucraina nella cabina di energia coordinata dalla Prefettura con gli Amministratori: ancora una volta il tema al centro è stato quello dell’accoglienza, dove però sono emerse perplessità da parte di alcuni amministratori sulle possibili criticità nel modus operandi del piano di accoglienza.
In questo caso verrebbe contrattualizzata direttamente coi Comuni la gestione dei vari alloggi dati in disponibilità dai privati o dai comuni stessi con l’affidamento diretto (senza bandi) ad una cooperativa sociale, che gestirebbe la somma giornaliera totale destinata ogni profugo (poco meno di 24 euro, che in buona parte dovranno coprire le spese di gestione delle persone in carico alla cooperativa). I Comuni, in sostanza, dovrebbero però occuparsi del lato burocratico, con la rendicontazione e la registrazione dell’impiego delle risorse: un compito delicato per i motivi che si possono ben immaginare, e che richiederebbe uno sforzo ulteriore per il personale a disposizione, già sovraccaricato negli ultimi mesi dalle varie emergenze.