MILANO – Lo ha aggredito alle spalle ferendolo vicino alla giugulare, con un tagliacarte al grido di “Allah Akbar”. Mahamad Fathe, 23enne profugo yemenita domiciliato fino a qualche giorno fa all’hotel California di Ostiglia e con un permesso temporaneo di soggiorno scaduto, è stato fermato ieri dopo aver colpito in stazione Centrale a Milano il caporale scelto Matteo Toia, in quel momento in servizio per l’operazione “strade sicure”. L’uomo è stato arrestato su disposizione del magistrato di turno Luca Gaglio con l’accusa di lesioni e violenza a pubblico ufficiale. Il pool antiterrorismo di Milano, guidato dal sostituto procuratore Alberto Nobili, sta facendo accertamenti. Stando a quanto ricostruito al momento nell’inchiesta il giovane yemenita, ieri verso le 10.55 in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, per motivi non ancora chiari ha aggredito alla spalle il militare. E lo ha fatto con un tagliacarte mentre quest’ultimo, 34 anni, appartenente al Quinto raggruppamento alpini stava salendo su una camionetta. L’aggressore è stato, poi, bloccato sempre nella piazza e arrestato dai militari del Terzo raggruppamento Regione Lombardia. Secondo alcuni testimoni presenti, mentre veniva fermato, lo yemenita ha gridato “Allah akbar”. Il militare è stato portato in codice verde al Fatebenefratelli. Ieri sera, tra l’altro, verso le 23,45, il 23enne era stato già denunciato perché si aggirava con una penna e cercava di colpire alcune persone, sempre vicino alla Stazione Centrale.
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