Accordo tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio di Mantova, Brescia e Cremona per il rilancio del terziario

MANTOVA –  L’obiettivo dell’accordo siglato tra Intesa San Paolo e Confocmmercio di Mantova, Brescia e Cremona è quello di accompagnare le piccole imprese del terziario nell’attuale contesto e nel rilancio, attraverso progetti di digitalizzazione e sostenibilità in coerenza con i principi ESG.

Tra le misure, interventi per contrastare il caro bollette e finanziamenti a supporto della liquidità e azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite POS fino a 15 euro e gratuità per un anno del canone dei POS e delle carte di credito commercial

“Il commercio – ha spiegato Giovanani Foresti – è un settore estremamente eterogeneo, che comprende la distribuzione di alimentari, farmaci, beni semidurevoli e durevoli, come ad esempio l’auto.

Ha un ruolo rilevante nel tessuto economico italiano: conta più di un milione di imprese e impiega quasi 3,4 milioni di addetti (il 20% del totale). Le imprese del commercio con meno di 10 addetti sono il 96,4% del totale e impiegano il 55,3% degli addetti del settore. Le ridotte dimensioni aziendali sono una peculiarità soprattutto italiana: in Francia ad esempio hanno un peso del 26,7% in termini di addetti; in Germania ci si ferma al 20,6%.

Nelle province di Brescia, Cremona e Mantova si contano 33.335 imprese del commercio (il 21% del totale del tessuto economico locale): 21.139 a Brescia, 5.343 a Cremona e 6.853 a Mantova. Complessivamente, sono poco meno di 100.000 gli addetti delle tre province (99.517 addetti, pari al 16% del totale), così suddivisi: 65.030 a Brescia, 14.189 a Cremona e 20.299 a Mantova.

Nel 2022 l’evoluzione a prezzi correnti delle vendite al dettaglio è stata positiva in tutte le tipologie distributive, anche se le imprese che commercializzano alimentari su piccole superfici hanno mostrato una crescita contenuta e inferiore all’aumento dei prezzi alla produzione. Si è poi consolidato il recupero post-pandemico delle piccole superfici non alimentari. Al contempo, oltre all’ulteriore sviluppo del commercio elettronico, è proseguita l’affermazione dei discount, le cui vendite a prezzi correnti nei primi nove mesi del 2022 sono salite del 9,8%, dopo gli ottimi +6,6% del 2021 e il +8,1% del 2020.

La crisi energetica sta causando un forte shock sui redditi delle famiglie, in particolare in Italia dove l’inflazione è tornata a essere superiore alla media europea a causa della componente energetica. Sono state colpite soprattutto le famiglie meno abbienti che negli ultimi tre mesi del 2022 hanno subito un’inflazione intorno al 16%, contro il 10% delle famiglie più facoltose. L’inflazione è a un punto di svolta, ma la discesa sarà lenta.

Questa situazione sta portando la fiducia delle imprese operanti su piccole superfici lontana dai picchi e dai livelli registrati dalla grande distribuzione, a causa di attese a tre mesi sull’andamento delle vendite del commercio al dettaglio che sono divenute meno favorevoli. Conferme vengono dalla 16° indagine di Intesa Sanpaolo condotta tra ottobre e novembre 2022 su filiali imprese, gestori di aziende retail, GRM e Network Italia. Nel 2023 anche nelle province di Brescia, Cremona e Mantova è attesa una frenata, soprattutto per le imprese più piccole del commercio che, nel confronto con le altre dimensioni aziendali, sembrano risentire di più anche dei rincari energetici, che riusciranno a scaricare a valle solo in parte.

Una volta affrontata e superata la complessa fase attuale, restano alcune priorità da affrontare per rilanciare la competitività delle imprese commerciali di piccole dimensioni. Sono quattro le sfide da vincere: la sostenibilità, da perseguire attraverso l’ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia e l’aumento degli investimenti ambientali per ridurre i consumi energetici; la risposta alla polarizzazione dei consumi tramite la ricerca di un equilibrio tra calo del reddito, ricerca di qualità e prodotti premium, razionalizzando le referenze verso un assortimento mirato e format che garantiscono minori prezzi; l’innovazione e la digitalizzazione per efficientare le catene di fornitura, la logistica e i magazzini, per implementare il restyling dei punti vendita obsoleti, e per valorizzare l’esperienza fisica (via consulenza, visibilità prodotto), contrastando in tal modo la concorrenza delle piattaforme online; la fidelizzazione della clientela grazie al potenziamento del servizio offerto, con tempi e modalità di consegna più rapidi, consulenza, riparazioni, assistenza pre e post-vendita (anche con l’utilizzo di software di progettazione), velocità e garanzia dell’intervento di manutenzione, flessibilità orari e servizi (come consegna a domicilio)”.