Accusa l’autista dell’Apam di atti sessuali, ma l’uomo e un passeggero negano: minorenne denunciata per calunnia

MANTOVA – Nel tardo pomeriggio di sabato scorso una ragazzina 17enne ha richiesto l’intervento di una pattuglia della Questura in piazza Don Leoni perché, a suo dire, il conducente dell’autobus dell’Apam, sul quale viaggiava in compagnia di alcuni suoi amici, una volta giunti a destinazione le avrebbe toccato il deliberatamente il fondoschiena, dopo averla richiamata poiché aveva i piedi appoggiati sul sedile di fronte a sé.
I poliziotti giunti sul posto hanno raccolto le dichiarazioni della minore la quale confermava la versione dei fatti fornita alla centrale operativa della Questura. Tale versione è stata però categoricamente smentita dallo stesso autista. L’uomo, infatti, ha dichiarato che durante tutto il tragitto la giovane ed i suoi 7 amici coetanei, quasi tutti con precedenti penali gravi quali percosse, minacce e lesioni, avrebbero tenuto un comportamento alquanto scorretto, irrispettoso e maleducato nei confronti suoi e degli altri passeggeri. Pertanto, dopo averli richiamati ad un atteggiamento più consono e rispettoso delle regole, in considerazione anche della presenza di altre persone a bordo, i giovani, anziché tranquillizzarsi, avrebbero cominciato ad offenderlo pesantemente con vari insulti e minacce, ed uno di loro lo avrebbe anche fatto bersaglio di sputa. Una volta che il bus è giunto a destinazione, di fronte alla stazione ferroviaria, il gruppetto avrebbe inoltre bloccato per alcuni attimi la discesa dei passeggeri, uno dei quali ha atresì confermato la versione,
Alla luce dell’esito degli ulteriori accertamenti, la Questura ha provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia la 17enne per il reato di calunnia, segnalando inoltre la vicenda ai servizi sociali competenti per vicende di questo genere.
I restanti giovani, invece, sono stati denunciati sempre alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia per il reato di interruzione di pubblico servizio. Il conducente del mezzo si è riservato di sporgere formale querela per gli insulti e le sputa ricevute e, più in generale, per il comportamento incivile tenuto nei suoi confronti da tutti i soggetti coinvolti.

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