L’appello di Insieme per San Benedetto: “Sfalci e arature, allarme microplastiche”

SAN BENEDETTO PO – “Da ormai alcune settimane abbiamo visto comparire nei fossi spazzature triturate miste agli sfalci, in particolar modo in strada Foriere e Schiappa, ma siamo certi che non siano gli unici casi”. La segnalazione arriva dal gruppo “Insieme per San Benedetto Po” che fa un appello “al Comune, a chi lavora la terra, a chi vive a San Benedetto: evitiamo che si creino microplastiche con gli sfalci, coordiniamoci per tutelare la salute di tutti“.

“È fondamentale raccogliere le spazzature – prosegue la portavoce del gruppo, Luana Grossi -, in particolar modo la plastica e le fibre sintetiche nei rivali e nei fossi prima degli sfalci, prima delle lavorazioni nei campi. Chiediamo al Comune di coordinare l’impegno tra servizio di raccolta rifiuti, operai comunali, volontari e agricoltori per ridurre il rischio dell’ingresso delle microplastiche nella catena alimentare. Per massimizzare l’effetto è fondamentale che il Comune intervenga subito prima degli sfalci su sollecito degli agricoltori. Questo impegno costa poco ma vuol dire tanto per tutelare la salute della comunità e di chi mangerà i prodotti agricoli coltivati nel nostro territorio. Questi rifiuti se vengono arati e poi zappati non scompaiono, diventano solo più piccoli ed è più facile che si immettano nella catena alimentare: prima nell’alimentazione degli animali allevati e a stretto giro nel nostro piatto. E costituiscono un grave pericolo per la salute di molti esseri viventi. A causa degli ftalati e dei BPA, sostanze chimiche utilizzate per la produzione della plastica, la fertilità umana sta calando vertiginosamente da decenni e sta raggiungendo la soglia di guardia. Quindi che fare? L’unica soluzione, la più rapida ed efficace, è toglierli. Vanno raccolti. Un’Amministrazione può e deve mettere in atto un’iniziativa tampone, coinvolgendo la comunità, intanto che parallelamente riduciamo la produzione di rifiuti”.