Accusati di aver stuprato una 16enne: assolti cinque giovani mantovani. “Il fatto non sussiste”

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MANTOVA – Sono stati assolti in primo grado i cinque giovanissimi ragazzi mantovani  accusati di aver abusato nel maggio 2021 di una sedicenne. Il tribunale di Mantova, in composizione collegiale, il 15 luglio ha sentenziato che il fatto non sussiste e che loro sono pertanto tutti innocenti.

«Attendiamo la motivazione che sarà depositata entro novanta giorni – dichiara l’avvocato  Pasqualino Miraglia del Foro di Modena, legale di tre dei cinque imputati – e intanto non possiamo che ritenerci più che sodisfatti della sentenza di innocenza, che ci ha dato pienamente ragione. Si è parlato da subito di mostri, di branco, in relazione  agli imputati. Io credo che bisogna essere cauti nel definire cosi persone che devono essere considerati innocenti fino a  prova contraria. I processi si fanno in Tribunale ed a parlare devono essere le sentenze. La sentenza ha parlato i miei assistiti sono innocenti».

La vicenda aveva avuto un’eco di rilevanza nazionale: cinque ragazzi che all’epoca avevano tra i 20 e i 23 anni erano stati accusati di stupro da una ragazza, all’epoca sedicenne. Dopo diversi giorni dall’episodio, aveva raccontato di essere stata invitata a una presunta festa in un’abitazione privata, dove però si sarebbe ritrovata sola con i cinque ragazzi, che l’avevano violentata. Temendo di essere incinta, si era convinta a raccontare tutto alla madre e a recarsi al pronto soccorso. Due dei cinque ragazzi erano stati posti in arresto, mentre agli altri tre era stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Loro si erano professati, però, sempre innocenti.