CURTATONE – Nel 2018 aveva acquistato, da un fallimento, una villetta a schiera nel Comune di Curtatone, per un valore complessivo di circa 100mila euro ma non aveva comunicato la compravendita alla Guardia di Finanza di Mantova come previsto dall’art. 80 del Codice Antimafia che prevede che chi è colpito da tali misure di prevenzione ha l’obbligo di comunicare per dieci anni ogni variazione del proprio patrimonio che superi la cifra di 10.329 euro al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del luogo di residenza. L’uomo – residente nel Comune di Curtatone – era stato, infatti, colpito dal provvedimento definitivo della “sorveglianza speciale” emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nel 2014, in quanto coinvolto in reati di criminalità organizzata nell’ambito di un’indagine sull’autostrada Salerno/Reggio Calabria.
Per l’uomo scattava così la denuncia a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per aver violato l’art. 76 del citato Codice Antimafia (che prevede la reclusione fino a sei anni e la multa di oltre 20.000 euro); denuncia seguita dalla richiesta di sequestro preventivo da parte della Procura della Repubblica di Mantova per cautelare i beni che, in caso di condanna, vanno sottoposti a confisca diretta o per un valore equivalente. Il Gip di Mantova emetteva così il decreto di sequestro preventivo poi eseguito dai militari del Nucleo PEF GdF di Mantova, sottoponendo a vincolo l’abitazione che potrà passare, all’esito del processo, al patrimonio dello Stato. Il provvedimento, a seguito di ricorso presentato dalla parte, è stato confermato anche dal Tribunale del riesame.
L’operazione è scattata nell’ambito dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata (nello specifico ‘Ndrangheta) della Guardia di Finanza di Mantova che ha sviluppato accertamenti, finalizzati al rispetto del regolare adempimento degli obblighi previsti dal Codice Antimafia (D. Lgs. 159/2011), nei confronti di soggetti sottoposti con provvedimento definitivo ad una misura di prevenzione, dimoranti nella provincia di
Mantova.
