MANTOVA – Sindacati Cgil e Uil e lavoratori in piazza questa mattina per dire “Adesso basta”. La protesta contro la Legge di bilancio ha riguardato i lavoratori di agricoltura, attività produttive e della manifattura, i servizi privati. In prima linea anche Mantova dove questa mattina un corteo con circa 2 mila persone è partito alle 9 da Piazzale Gramsci per raggiungere piazza Martiri.
“Salvini la scorsa settimana, parlando dello sciopero della scorsa settimana, ha detto che quello sciopero era un capriccio di chi voleva organizzarsi un weekend lungo: parole volgari tese a umiliare le rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici senza i quali questo paese non avrebbe avuto un’evoluzione”, così ha esordito il segretario generale della Cgil di Mantova Daniele Soffiati davanti ai tanti manifestanti intervenuti alla protesta.
Una manifestazione che ha voluto dire basta ai tanti problemi che oggi affliggono la società: dalla crisi del lavoro fino ai, purtroppo, sempre più frequenti casi fi femminicidio. “Oggi c’è un’attenzione alta legata a tutte le donne vittime di violenza ma è proprio questo linguaggio teso a sminuire e strumentalizzare le battaglie per affermare e migliorare la propria condizione ed identità che producono anche i femminicidi. Chi ha in mano il potere e lo esercita in maniera oscurantista e reazionaria getta fango su coloro (e spesso sono le fasce più deboli) che cercano di far sentire la propria voce. Ma noi oggi siamo l’esempio di come non ci dimentichiamo da dove veniamo: un tempo si lavorava 16 ore al giorno, c’era il lavoro minorile, le donne avevano condizioni lavorative penalizzanti rispetto agli uomini. La strada è ancora lunga ma se le condizioni sono migliorate è perché ci sono stati lavoratori e lavoratrici che sono scesi in piazza, che hanno anche perso la vita per queste battaglie”.
Poi ancora un attacco al governo e al ministro Matteo Salvini: “non era mai successo che un governo precettasse prima di uno sciopero generale. Abbiamo già depositato un ricorso per far valere anche da un punto di vista legale la gravità di questa azione. Oggi siamo qua per migliorare i salari, rivendicare il rinnovo dei contratti nazionali, per chiedere una sanità a misura dei cittadini. Questo governo ha ridotto una riduzione delle spese della sanità nei prossimi tre anni. Questo governo invece che guardare al futuro, guarda indietro”.
“Vogliamo ribadire al governo – ha detto il coordinatore della Uil Cremona-Mantova Fabio Caparelli – che il sindacato non ha paura degli attacchi di cui è bersaglio in questi giorni. La risposta di questa piazza è straordinaria e non va ignorata. I lavoratori chiedono più risorse, i pensionati pensioni più alte, i giovani un futuro. Noi siamo in mezzo a loro tutti i giorni e per loro ci battiamo e continueremo a farlo. Il governo ci ascolti e cambi questa manovra economica”.
Molto alta l’adesione allo sciopero nelle principali aziende mantovane: alla Marcegaglia l’85, alla Corneliani il 90%, alla Bondioli & Pavesi il 95%.