Affondo di Apindustria contro i ritardi della politica “Servono fatti e progetti. Parla solo per ascoltarsi”

SAN BENEDETTO PO – “Impresa, lavoro, comunità e territorio”: sono stati questi i quattro temi su cui si è concentrata Elisa Govi, presidente uscente di Apindustria Confimi Mantova. L’Assemblea annuale dell’Associazione Piccole e Medie Industrie, tenutasi ieri sera a San Benedetto Po, è stata infatti l’occasione anche per l’elezione del Consiglio direttivo e l’emozione di Elisa Govi è stata evidente soprattutto quando ha fatto un bilancio dei suoi due mandati.

“Le associazioni funzionano solo se hanno come punto di riferimento le imprese – ha sottolineato Govi raccontando anche di come Apindustria abbia scelto di rivoluzionare il logo con un chiaro riferimento a Confimi, la confederazione del manifatturiero – vogliamo sottolineare la nostra forte adesione ad un progetto associativo innovativo e snello”. Non sono mancati gli applausi da parte degli oltre 350 imprenditori presenti a marcare i punti salienti dell’intervento della presidente che ha conquistato la platea.“Uno dei ricordi più intensi è l’Assemblea dei trent’anni. Ogni volta che chiudo gli occhi mi rivedo sul palco del Teatro Sociale con la storia di un’associazione che è nata dal desiderio degli imprenditori di avere una voce in capitolo. E oggi siamo in un’abbazia dove questa espressione, avere voce in capitolo, trova un suo significato forte. Il capitolo era la sala riunioni, quella del confronto. Lì contava il parere di tutti, vecchi e giovani” ha poi aggiunto Govi parlando di continuità.

Tra i temi toccati dalla presidente particolare attenzione è stata data al cantiere del ponte di San Benedetto, ai giovani e alla scuola e alla sicurezza sul lavoro. E proprio sui ritardi nella realizzazione del nuovo ponte è arrivato un affondo netto nei confronti del mondo politico accusato di “avere la vista corta contrariamente agli imprenditori che usano il telescopio per avvicinare il futuro”.
“Lo dimostra il fatto che per arrivare qui siete passati sopra un ponte del passato con a fianco il ponte del futuro. Come si fa ad essere ancora in questa situazione oggi. C’è un momento per le parole e uno per i fatti. La vera politica è quella dei fatti. Quel ponte è un’infrastruttura che serve all’Italia e non solo al comune di San Benedetto Po. I veri politici sono come gli abati del Polirone che pensavano in termini di secoli e non di anni”.

Anche sulle politiche del lavoro e sul salario minimo la presidente uscente non risparmia nulla ai politici. “Ma lo sanno quelli che predicano a vanvera che il 97% dei lavoratori gode della copertura della contrattazione collettiva? E che le aziende ormai si rubano i lavoratori come le squadre di calcio nel campionato di Serie A? Un tempo la classe dirigente studiava e approfondiva ma soprattutto prestava attenzione. Oggi parla solo per ascoltarsi e non produce idee o progetti”.

La conclusione ha rivolto uno sguardo al futuro e all’approccio benefit delle imprese: “Impresa, lavoro, comunità e territorio sono parole per noi l’essenza del benefit e il titolo che abbiamo scelto per questa assemblea. Senza l’impresa non c’è lavoro e senza territorio non c’è impresa. Se mettiamo insieme le cose la nostra associazione diventa comunità e questo stare insieme ci consente di fare la differenza”.

L’intervento di Elisa Govi è stato preceduto dai saluti del prefetto Gerlando Iorio, di Alessandro Beduschi, Assessore Regione Lombardia, del presidente della provincia Carlo Bottani e di Roberto Lasagna, Sindaco di San Benedetto Po e il direttore generale di Banca Cremasca e Mantovana Credito Cooperativo S.G Gianpaolo Roseghini.

Le conclusioni sono state affidate al prof Alberto Mingardi, direttore dell’Istituto Bruno Leoni, che ha tracciato un quadro preciso e sintetico della regola benedettina e di come ha valorizzato il lavoro manuale.

“Il nostro è un Paese strano. Se guardiamo ai dati macroeconomici, è un calabrone che non si capisce bene perché continui a volare. Ma a farlo volare è stata, nonostante tutto, l’abilità dei nostri imprenditori e quella delle nostre maestranze. Dietro l’una e l’altra c’è un grande senso di dignità del lavoro e c’è il gusto del lavoro ben fatto: dell’artigiano che sistema come si vede un certo mobile, dell’operaio che partecipa con dedizione a una produzione più vasta, e un po’ anche del professore che svolge con criterio il suo mestiere.

Se perdiamo il gusto del lavoro ben fatto, temo, rischiamo di perdere il salvagente che ci ha sempre tenuti a galla” ha concluso Alberto Mingardi.

L’assemblea si è conclusa con una visita al monastero e una cena servita nel chiostro dei secolari secolari grazie a Banca Cremasca e Mantovana Credito Cooperativo S.C. e ad alcune aziende associate che hanno deciso di sostenere la realizzazione dell’Assemblea.

IL NEOELETTO CONSIGLIO DIRETTIVO 

Al termine dei lavori dell’Assemblea , è stato annunciato il neoeletto Consiglio direttivo 2023-2026 composto dai consiglieri eletti:

Bottura Stefano – ARTEMISIA SRL – TESSILE
Baldan Marco – BALDAN PLASTICA SRL CHIMICO – GOMMA – PLASTICA
Eoli Gabriella – TRANSFILMS SRL – ALTRE CATEGORIE
Ferrari Francesco – FERRARI COSTRUZIONI MECCANICHE SRL – METALMECCANICO
Mondini Carlo – ADVANCE SRL – TERZIARIO
Rebecchi Simona – REBOS OLEODINAMICA SRL – METALMECCANICO
Redini Stefano – REDINI SRL – EDILE
Sereni Barbara – ALLPACK SRL – LEGNO – CARTA – CARTOTECNICO
Supino Anna – SUPINO SRL SB – TERZIARIO
Urbani Claudio – FREDDI E CAGOSSI SNC – TERZIARIO
Volpi Silvia – AMICA CHIPS SPA – ALIMENTARE
Zanoni Marco – ZANONI SRL – METALMECCANIC

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