MILANO – Aumentare la produzione e l’autonomia energetica attraverso l’incremento delle fonti rinnovabili, salvaguardando territorio, agricoltura e contenendo i costi. Questi gli obiettivi del Progetto di Legge (PdL) approvato oggi dalla Giunta regionale lombarda che individua le aree idonee per l’istallazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici e che ora andrà in aula per la definitiva approvazione. Nell’ambito del processo di decarbonizzazione le direttive europee, e quindi la normativa italiana, prevedono un forte incremento con l’obiettivo di raggiungere 12 GW di potenza installata entro il 2030 (che equivalgono più o meno a 20mila ettari. Tale incremento in Lombardia sarà difatti raggiunto sviluppando soprattutto gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici. Mantova dovrà installare entro il 31 dicembre 2030: 1,13 GW di potenza vale a dire circa 1.880 ettari (oltre 18 milioni di metri quadrati) per avere un ordine di grandezza, circa 2.500 campi da calcio.
Il PdL sulle ‘Aree idonee’ è stato presentato in conferenza stampa dagli assessori regionali Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse eneregetiche e Utilizzo risorsa idrica) e Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste)
“Regione Lombardia – annuncia l’assessore a Enti locali e Risorse energetiche della Regione Lombardia, Massimo Sertori – ha definito nuovi scenari di sviluppo per le aree idonee destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, con l’obiettivo di raggiungere 12 GW di potenza installata entro il 2030 mirando a incrementare l’autonomia di produzione in modo sostenibile garantendo sicurezza e competitività, favorendo la stabilità del prezzo zonale dell’energia”.
Si stimano investimenti sul territorio lombardo di circa 11-12 miliardi di euro e compensazioni territoriali che Regione Lombardia definirà a breve.
“Come Regione più produttiva d’Italia – afferma l’assessore Beduschi – siamo chiamati a coniugare la necessità di accelerare sulla transizione energetica con la responsabilità di tutelare un’agricoltura che è motore economico, presidio del paesaggio e fondamento della nostra qualità agroalimentare. Abbiamo scelto un approccio equilibrato, individuando obiettivi ambiziosi sulle rinnovabili, ma tracciando limiti chiari a tutela delle superfici agricole che alimentano le nostre filiere e sostengono la Dop economy lombarda”.
La mappatura ha consentito di definire, per ogni tipologia di area, il potenziale di sviluppo FER applicando una percentuale di effettiva realizzabilità degli impianti nelle diverse categorie di superfici.
LA DISTRIBUZIONE DELLA POTENZA IN GW DA INSTALLARE ENTRO IL 31 DICEMBRE 2030
Bergamo 1,24;
Brescia 1,89;
Como 0,55;
Cremona 1,44;
Lecco 0,34;
Lodi 0,47;
Mantova 1,13;
Monza e Brianza 0,62;
Milano 1,63;
Pavia 1,70;
Sondrio 0,16;
Varese 0,81.
TOTALE 12
“Tale ripartizione – sottolinea Sertori -, oltre a rappresentare l’obiettivo di realizzazione di nuovi impianti, fissa un limite massimo oltre il quale non sarà più possibile realizzare nuovi impianti“.
“Non ho ancora visto il Pdl – commenta il consigliere regionale Marco Carra, capogruppo in commissione agricoltura – quello che è certo è che bisogna tutelare il territorio da un vero e proprio assalto che riguarda l’installazione di questi impianti, salvaguardare le aree agricole lombarde, preservando il valore e la vocazione agricola delle terre di produzione agroalimentare e di valore paesaggistico. Noi siamo favorevoli alla produzione di energia da fonti rinnovabili, però gli impianti vanno regolamentati”.