MANTOVA – Un progetto realizzato da Aiga, Associazione Italiana Giovani Avvocati e Comune di Mantova contro la violenza di genere, il bullismo e il cyberbullismo.
dal 2018 Aiga si occupa di entrare nelle scuole per incontrare i ragazzi e stimolare in loro una riflessione e un confronto su questi temi.
Questa mattina in Comune la presentazione alla presenza dell’assessore all’istruzione del Comune di Mantova Serena Pedrazzoli e per Aiga della presidente Silvia Ebbi, della vicepresidente Mariangela Ruocco e della segretaria Federica Bellato.
“E’ da anni che grazie al sostegno del Comune di Mantova organizziamo nelle scuole delle iniziative – spiega Silvia Ebbi – presidente Aiga – siamo consapevoli che l’avvocato non può essere solo quello che lavora nelle aule giudiziarie o dietro un pc, ma deve aprirsi e inserirsi nel tessuto sociale, culturale ed economico della città, la nostra funzione. infatti, è molto importante per la tutela dei diritti umani. Essendo giovani avvocati siamo soprattutto attenti ai giovani e da qui l’idea di questo progetto che da anni portiamo nelle scuole”.
Circa 200 i ragazzi che sono stati coinvolti e che saranno protagonisti di tre incontri con i rappresentanti di Aiga.
Un’iniziativa particolare è prevista per domani, 8 marzo, quando verranno portati nelle scuole dei pacchetti con quaderni dove i ragazzi potranno scrivere delle frasi, dei racconti, disegnare sul tema del ruolo della donna tra diritti e responsabilità. A fine anno tutti i disegni e le frasi saranno esposte alle Pescherie di Giulio Romano coinvolgendo tutte le classi che hanno preso parte al progetto.
“Oggi è un momento importante perchè vengono presentati più progetti che rappresentano un percorso di apprendimento – spiega l’assessore Serena Padrazzoli – ho accolto con molto entusiasmo questa iniziativa di Aiga che da anni entra nelle classi terze delle secondarie di primo grado portando dei professionisti che avvicinano i ragazzi al tema della legalità”.
Al momento il progetto è rivolto agli studenti delle classi terze delle secondarie di primo grado, ma non si esclude che possano essere coinvolti anche ragazzi più giovani di tutto il ciclo scolastico delle medie fino alle 5° elementare. Le scuole che hanno aderito al progetto sono la Bertazzolo, la Sacchi, l’Alberti e gli Istituti Redentore. L’anno scorso hanno partecipato agli incontri circa 200 studenti.