Al Poma in funzione i “caschetti respiratori” per i pazienti positivi con polmonite. Terapie intensive al limite

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MANTOVA – Trenta posti in terapia intensiva tutti occupati negli ospedali mantovani dove ci si sta attrezzando sempre più ad affrontare l’emergenza anche con i CPAP di cui ha parlato anche oggi l’assessore regionale Gallera nella conferenza stampa.  Al Carlo Poma ne sono già in uso una decina e ne sono stati ordinati altri 50. Sono i cosiddetti “caschetti respiratori”, adatti per “ventilazione meccanica a pressione positiva continua”. Si tratta di maschere o caschi a ossigeno che costano meno rispetto ai respiratori tradizionali (destinati ai pazienti più gravi) ma che permettono un ausilio importante nella respirazione per chi è colpito da polmonite interstiziale dovuta al coronavirus.
Al Poma ben 90 letti sono stati ricavati per i pazienti contagiati
e l’intenzione è quella di ricavarne altri.
Rimangono tre i pazienti per i quali sono state attivate le procedure di dimissione. La loro è una strada ormai sulla via della guarigione anche se sono ancora positivi. Una volta a casa dovranno quindi rimanere in quarantena fino a quando non torneranno a essere negativi al virus. 

L’ASST DI MANTOVA HUB PER LE URGENZE NON COVID

L’ASST di Mantova è diventata centro di riferimento regionale per la rete Stemi (infarto miocardico) e Stroke (ictus cerebrale). Lo ha deciso Regione Lombardia, individuando ospedali hub che possano garantire l’assistenza per le urgenze non Covid. Una scelta strategica legata all’emergenza, con l’obiettivo di creare maggiore disponibilità negli altri ospedali per pazienti affetti da Coronavirus. L’ASST di Mantova dipenderà invece dagli Spedali Civili di Brescia per la neurochirurgia e i traumi maggiori.
È questo uno dei temi cardine affrontati dall’Unità di crisi dell’azienda di Strada Lago Paiolo che si è riunita anche oggi, aprendo le porte agli erogatori privati del territorio, sempre in prima linea per offrire la massima collaborazione.

La filiera parto di ASST rimarrà attiva, ad eccezione del Punto Nascita di Asola che è stato sospeso: i parti si concentreranno all’ospedale di Mantova. Il personale del presidio asolano potenzierà invece la rete dei consultori locali.

A seguito della delibera di Giunta Regionale dell’8 marzo, l’attività ambulatoriale di tutti i presidi di ASST è sospesa, ad eccezione delle prestazioni prenotate con classe di priorità U (entro 72 ore) e B (entro 10gg). Sono salvaguardate le prestazioni già prenotate legate a patologie oncologiche e alla gravidanza.

È sospesa l’intera offerta di prestazioni in regime di libera professione, sia interna che nei centri convenzionati. Gli uffici di ASST stanno contattando tutti i pazienti in lista d’attesa per i quali nei prossimi giorni era previsto l’appuntamento.

È sospesa l’attività di rilascio patenti e altre certificazioni medico legali, la commissione invalidi e la commissione patenti. Sono regolarmente aperti i consultori, i servizi di psichiatria territoriali, di neuropsichiatria, delle dipendenze. Sono in corso le attività di screening del tumore della cervice uterina, della mammella, del colon retto. Saranno riaperti i calendari per le vaccinazioni da mercoledì 11 marzo.

Per consentire la più ampia diffusione delle informazioni sulle sospensioni delle attività ambulatoriali  sono stati attivati, a partire dal 10 marzo, dalle 9 alle 13 e dalle 13.30 alle 17  i seguenti contatti telefonici: Mantova 0376 201443-0376 435415–0376 435416; Asola 0376 721552; Bozzolo 0376 90932; Borgo Mantovano 0386 717364.

LA SOLIDARIETA’ DEL VESCOVO BUSCA A MEDICI E OPERATORI SANITARI 

La Direzione Strategica di ASST è grata a tutta la popolazione per il supporto sia morale che economico offerto all’azienda e ai suoi professionisti. Un ringraziamento particolare per i messaggi di solidarietà al personale ricevuti in questi giorni dal vescovo monsignor Marco Busca e dal Direttore Generale Welfare di Regione Lombardia Luigi Cajazzo.
Dal vescovo di Mantova parole toccanti per chi è impegnato in prima linea nella cura dei malati: “Ricordate il gigante Golia? Davide, un ragazzino, l’ha sconfitto con la pietra della fionda mentre invocava l’aiuto di Dio. La Delbrel chiamava questa aggiunta “l’insolito divino”. Insolito perché non è il potere di un uomo notevole. È il cromosoma divino in noi che attraversando il cuore arriva a fior di pelle. È il di più delle vostre azioni. È la forza della vostra forza. Un gesto di amore è già una guarigione immediata”.