Al Poma un Centro di sperimentazione clinica. Oggi primo confronto tra dirigenti Asst, Sindaco e Consiglieri regionali

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MANTOVA – Il Centro di ricerca dell’ospedale Carlo Poma ottiene il placet di Comune di Mantova e dei Consiglieri regionali. Nell’incontro richiesto dal sindaco Mattia Palazzi e tenutosi oggi pomeriggio in ospedale proprio per confrontarsi sul progetto e capire l’iter che eventualmente dovrà accompagnarlo, è stata illustrata quella che dovrebbe essere l’architettura procedurale del Centro.
A spiegarla, tra gli altri, il direttore generale dell’Asst di Mantova Raffaello Stradoni, il risk manager dell’Azienda Enrico Burato, il primario di pneumologia del Poma Giuseppe De Donno, colui che per primo ha lanciato l’idea del Centro. A confrontarsi con loro, oltre a Palazzi, i Consiglieri regionali Alessandra Cappellari, Antonella Forattini e Barbara Mazzali. 
Innanzitutto è stato spiegato che sarà un Centro di Sperimentazione clinica poichè per la creazione di un Centro di ricerca bisognerebbe avere collegata un’università che a Mantova non c’è.
Sarà una Fondazione, dunque una struttura aperta ai privati ma che avrà all’interno la rappresentanza del mondo etico, probabilmente una Consulta etica che potrebbe essere guidata da un incaricato del Vescovo ma anche da un laico che si occupi di etica.
Il passaggio importante ora è definire la mission: si era parlato infatti nei giorni scorsi di un centro di ricerca sul plasma ma poi era emersa anche l’ipotesi di un centro invece sulle malattie rare. Ma sono state avanzate anche altre possibilità.
” Le cose procedono e credo che entro breve potremo definire le linee su cui lavorare” ha detto il primario De Donno convinto da sempre che il Centro potrebbe rappresentare un elemento molto qualificante per l’ospedale Carlo Poma.
“Ho chiesto di farmi avere un documento di indirizzo  del Centro di sperimentazione- dichiara Palazzi – E’ importante che vengano individuati i filoni su cui lavorare e che ci vengano fornite le indicazioni necessarie per capire come poter essere utili al progetto. Ovviamente siamo a disposizione. Ci rivedremo tra quindici giorni e in quell’occasione credo ci vorranno forniti gli elementi che contraddistingueranno il progetto”.