Alessandro sfida la leucemia a 26 anni: “Aiutate il nostro capitano a trovare un donatore”

Alessandro sfida la leucemia a 26 anni: “Aiutate il nostro capitano a trovare un donatore”

“Aiutate il nostro Capitano…”
Nello sfogliare quotidianamente i giornali incontriamo spesso notizie sconfortanti di una gioventù spesso dedita alle baby gang, alle movide sconsiderate, alle violente aggressioni con tanto di accoltellamenti e quant’altro.
Da queste notizie traiamo necessariamente una idea di una gioventù allo sbando, senza obbiettivi, senza prospettive di vita, senza dignità e rispetto per gli altri ma solo dedita agli interessi personali da soddisfare ora e subito.
Noi stessi rimaniamo di fatto condizionati da queste notizie che ci mostrano una realtà su cui fondiamo poi un giudizio non certo esaltante della gioventù che ci circonda.

Ma poi incontriamo improvvisamente un fatto concreto che, come un fulmine a ciel sereno, squarcia all’improvviso tutte le nostre certezze e il nostro credo.
Il fidanzato di nostra nipote, un giovane di soli 26 anni, pieno di salute, tesserato in una squadra di calcio, laureato a pieni voti e già assunto in una nota banca milanese, nel giro di qualche settimana di malattia, viene ricoverato d’urgenza in un Ospedale di Novara dove gli viene riscontrata una grave Leucemia mieloide acuta”.
Scatta l’allarme che con i mezzi di oggi si diffonde nel giro di qualche minuto e in simultanea fra gli amici, fra i giovani e nelle famiglie via internet.
Occorre al più presto un “donatore” di midollo osseo per salvare Alessandro, questo è il nome del giovane colpito dalla leucemia!

La fidanzata e gli amici scoprono che esiste una istituzione internazionale, la ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) che provvede ad istruire modalità e raccogliere potenziali donatori dalle diverse regioni italiane.
Soltanto 24 ore dopo l’allarme viene pubblicato su un giornale di Torino un articolo dal titolo “Aiutate il nostro Capitano a trovare un donatore per battere la leucemia” con tanto di fotografia di Alessandro. Sono i compagni della squadra di calcio di Alessandro ad averlo scritto.
La notizia fa il giro del web e fioccano notizie di adesioni di giovani volontari che si iscrivono come potenziali donatori, e ad oggi hanno già superato il migliaio! È assolutamente incredibile!
Basterebbe questo fatto per scoprire un orizzonte molto diverso dal giudizio spesso affrettato nei confronti dei giovani d’oggi.

Credo che i giovani dopo tanti anni di insegnamenti nelle scuole e nelle università abbiano sete di vivere realtà concrete, abbiano bisogno di scoprire testimonianze vive ed autentiche dove sperimentare di persona ciò che è bene e ciò che è male e scegliere liberamente dove orientare la propria esistenza. Sulla loro piena. autentica, immediata disponibilità, abbiamo noi anziani molto da imparare.

Admo Lombardia e tutte le altre regionali invitano tutti i giovani in salute tra i 18 e 35 anni ad iscriversi al Registro dei potenziali donatori di midollo osseo.

www.admolombardia.org www.admo.it

Requisiti per l’iscrizione:

18 – 35 anni

Almeno 50kg di peso

Buona salute

Cosa succede se il tuo gemello genetico ha bisogno di te?

Verrai chiamato dal centro donatori per verificare che il tuo stato di salute sia impeccabile attraverso un check up completo. Solo dopo verrà fissata la data della donazione.

Come si dona:

Vi sono due modalità, sarà il medico ad indicarvi quella indicata in base alla malattia del paziente.

Nell’80% dei casi la donazione viene richiesta tramite aferesi (la procedura è la stessa della donazione di plasma e piastrine), il prelievo di sangue dura dalle 2 alle 4 ore.

Nei giorni precedenti si assume il fattore di crescita.

Nel 20% dei casi la donazione viene richiesta tramite prelievo da creste iliache del bacino

Si pratica in anestesia totale ed è previsto solo un giorno di ricovero.

Questo tipo di prelievo i pazienti lo effettuano tutti i mesi, in anestesia locale, per verificare l’avanzamento della malattia (bambini compresi), i medici lo praticano di routine (e conoscono la differenza tra midollo osseo e midollo spinale).

Informazioni e contatti:

Miriam Fiore: comunicazione@admolombardia.org – 335/7869138