All-in Rock, il team di Casa del Sole docente per un giorno all’Università di Verona

VERONA – Giornata del tutto speciale quella vissuta dal Team di “All-in Rock”, il grande concerto integrato, organizzato da Casa del Sole Onlus che ha animato il PalaUnical di Mantova lo scorso ottobre. I mantovani Raffaella Strada, Daniele Tarter, Giulia Cantamessa e Lorenzo Corradini, in prima linea nella realizzazione di “All-in Rock”, insieme ad una nutrita rappresentanza dei volontari che hanno reso possibile l’evento, ha ricevuto un forte attestato di stima da parte degli organizzatori di “Festivabìlia: teatro delle abilità potenziali”, il nuovo festival proposto da Univr con compagnie legate al mondo della disabilità che dal 4 al 19 dicembre 2023 stanno alternando spettacoli al Teatro Camploy e incontri in Ateneo, sul tema dell’inclusione.
Il festival, che ha il patrocinio del Comune di Verona e dell’Esu di Verona, si inserisce tra le attività del progetto di eccellenza “Inclusive Humanities. Prospettive di sviluppo nella ricerca e nella didattica delle lingue e letterature straniere” del dipartimento di Lingue e Letterature Straniere (DiLLS), che ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione nella ricerca e nella didattica per eliminare le diversità sociali, culturali ed economiche sia all’interno che all’esterno dell’università e ha di recente ottenuto un finanziamento quinquennale di circa 6,5 milioni di euro.


In questo contesto, Casa del Sole è stata invitata a tenere una lezione, spiegando agli studenti e ai docenti, il percorso di crescita personale e culturale che ha accompagnato la preparazione del concerto “All-in Rock”, riconosciuto come un fondamentale primo passo a livello nazionale sul tema dell’integrazione tra tutti i cittadini. L’evento mantovano ha mostrato con forza come sia prerogativa di Casa del Sole creare spazi e contesti in cui ci sia posto per ogni singola unicità, con la certezza che “siamo tutti fiori diversi che rendono meraviglioso il giardino”, come amava ricordare Vittorina Gementi, fondatrice di Casa del Sole.
Tanta la curiosità suscitata nei presenti. “Il vostro è un evento che ci dà energia e ci spinge a fare dell’accessibilità una prerogativa, non solo in un evento ricreativo e culturale come un concerto, ma anche nei luoghi come l’università, che oltre a trasmettere cultura, la sa anche generare” ha dichiarato Manuel Boschiero, docente di slavistica, referente per l’inclusione del dipartimento di Lingue e referente del festival.
“All-in Rock”, nato per festeggiare Casa del Sole, ha avuto il grande pregio di esser partito dall’esigenze concrete delle persone con disabilità ed è cresciuto grazie alle testimonianze di vita concrete di chi quotidianamente vive le piccole e grandi difficoltà della sua condizione speciale e che ha visto in un concerto la speranza di una nuova normalità.
La collaborazione tra Università di Verona e Casa del Sole proseguirà con un podcast disponibile ad aprile sulle rispettive piattaforme web.