All’Arci Salardi una panchina rossa per le donne, le prime vittime della guerra

MANTOVA – In un momento in cui il mondo resta col fiato sospeso e lo sguardo rivolto verso est, giunge questo 8 marzo con un sapore ancora più amaro.
A donare una speranza, una panchina rossa simbolicamente occupata dalle vittime di violenza di genere e dal coraggio di chi lotta per il riconoscimento del diritto alla vita.
È a queste donne che il Circolo Arci Salardi di Mantova ha voluto dedicare una panchina rossa, inaugurata stamani. che andrà ad aggiungersi alle altre presenti sul territorio cittadino.
Un simbolo che, come hanno sottolineato la presidente del circolo Maria Genesini e l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Mantova Chiara Sortino di fronte a due classi del liceo linguistico Virgilio, quest’anno ha una doppia valenza: se da un lato la cronaca nazionale ci restituisce un quadro allarmante con 13 vittime donne relativamente al periodo 1 gennaio – 6 marzo 2022, dall’altro si prospetta l’angosciante incognita del futuro delle donne ucraine, costrette ad affrontare una violenza che, come riporta la frase di Kofi Annan dipinta sulla nuova panchina rossa, ‘’è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani”.
Alla cerimonia era presente anche il presidente provinciale dell’Anpi Luigi Benevelli. Negli interventi che hanno preceduto l’inaugurazione i relatori hanno sottolineato come le panchine siano state pensate come simbolo di rifiuto della violenza nei confronti delle donne e che sono un segno permanente di memoria e speranza che, a partire dalle scuole, può diffondersi in ogni luogo delle nostre città. “L’educazione – hanno ricordato – è fondamentale per prevenire le violenze”.