Per l’8 marzo al Consiglio regionale del Lazio ‘L’Italia delle donne’, esempi positivi per nuove generazioni

(Adnkronos) – In occasione della Giornata internazionale della donna si è svolto, presso la sede del Consiglio regionale del Lazio, il convegno ‘L’Italia delle donne’: giornaliste, politiche, vertici delle forze dell’ordine, accademiche, scienziate, magistrati e atlete hanno raccontato la loro storia, nell’intento di illustrare dei modelli positivi ai tanti ragazzi e ragazze presenti in sala e collegati da remoto. A fare gli onori di casa è stato Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio: “E’ una giornata dedicata alle donne e particolarmente alle donne ucraine. Il Consiglio regionale ha stanziato 500mila euro a favore dei comuni del Lazio che si attiveranno per l’accoglienza alle assistenza alle popolazioni ucraine e questo è un segno concreto di vicinanza. Ascoltare tante donne di successo è un momento importante per dimostrare che è possibile la parità di genere”. 

Tra le promotrici dell’iniziativa anche Michela Di Biase, Consigliera segretaria del Consiglio regionale del Lazio: “Abbiamo voluto invitare delle donne che hanno per la loro azione, per il loro impegno, per il loro lavoro reso orgogliosa la nostra Regione e non soltanto, il nostro Paese. Oggi il Consiglio regionale del Lazio vuole riflettere e ricordare che la giornata dell’8 marzo, la giornata internazionale della donna, è una giornata che va celebrata simbolicamente perché anche i simboli sono importanti, ma va celebrata tutti i giorni. Quindi noi speriamo che proprio attraverso queste donne il messaggio arrivi ai ragazzi che oggi sono collegati con noi e sono anche presenti in sala e contribuisca a formare le loro coscienze”. 

Tra le storie più interessanti ascoltate dai presenti quella di Maria Luisa Pellizzari, Vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie: “Ho portato una mia piccola storia, la mia piccola esperienza per essere di stimolo alle nuove generazioni alle ragazze che si affacciano alla vita, perché come ho detto non bisogna essere speciali. Persone normali buttano il cuore oltre l’ostacolo, si avviano ad attività professionali mai praticate prima con risultati assolutamente positivi anche per le donne, e soprattutto per le donne”. 

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