La BioNTech, azienda tedesca partner di Pfizer nel primo vaccino autorizzato da Ue, Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele, avverte che senza un rapido via libera ad altri farmaci ci saranno problemi di distribuzione. E pensa ad aumento della produzione per arginarli. E’ quanto hanno sottolineato Ugur Sahin, e la moglie Ozlem Tureci, fondatori della BioNTech, nell’intervista al giornale tedesco Der Spiegel,
L’azienda intende aumentare la produzione del vaccino per il Covid per coprire il “buco” lasciato dalla mancanza di altri sieri approvati. Come ha sottolineato il co-fondatore del gruppo, Ugur Sahin, “la situazione attuale non è rosea, c’è un buco perché c’è un’assenza di altri vaccini approvati e dobbiamo riempirlo noi con il nostro vaccino”.
“La situazione non è buona. Si è creato un gap perché non sono stati approvati altri vaccini e noi dobbiamo coprire il buco con i nostri”, hanno spiegato i due ricercatori aggiungendo: “Stiamo tentato di avere nuovi partner che producano per noi ma non è che ci siano fabbriche specializzate che non vengono utilizzate in giro per il mondo che possano produrre vaccini della qualità richiesta da un giorno all’altro”. Per rispondere alle necessità di vaccini, sono stati velocizzati i piani per realizzare un nuovo sito produttivo a Marburgo, che dovrebbe entrare in funzione a febbraio, “molto prima del previsto” e dovrebbe aiutare a fornire 250 milioni di dosi aggiuntive nella prima metà del 2021.
Parte del problema risiede nell’ordine relativamente basso di 300 milioni di dosi fatto dall’Ue alla BioNTech per il vaccino anti-Covid e il fatto che sia stato firmato solo a novembre, più tardi rispetto ad altri Paesi. Bruxelles evidentemente pensava che ci sarebbero stati “diversi fornitori” dai quali scegliere, vista la corsa mondiale a sviluppare sieri.
La BioNTech era stata chiamata a fornire complessivamente 1,3 miliardi di dosi in tutto il mondo, sufficienti per vaccinare 650 milioni di persone.